Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Città della cultura, primi passi

Fonte: L'Unione Sarda
25 novembre 2013

Cagliari tra le sei finaliste. Appuntamento a Ravenna il 4 dicembre per fare rete

 

Le spese per la candidatura ammontano a 29 mila euro

 


Nel nome di Maria Lai e dei fili, le tessiture e gli intrecci delle sue opere, prende corpo la trasformazione della città che aspira a diventare capitale (e regione) europea della cultura nel 2019. Già individuati e presentati gli elementi-chiave, i luoghi, i componenti della direzione artistica, gli obiettivi, gli attori da coinvolgere (tra enti locali, università, associazioni economiche e di categoria), le risorse da investire. È un enorme calderone. L'assistenza tecnica è stata affidata (con una convenzione da 36 mila 300 euro) alla Fondazione Rosselli di Torino.
La prima selezione - come si sa - è già stata superata: Cagliari è nella short list delle sei realtà che corrono per l'investitura finale. Insieme con Lecce, Matera, Perugia, Siena e Ravenna dove, il 4 dicembre prossimo, il sindaco Fabrizio Matteucci, con una bella lettera che ricorda che quel giorno la capitale mondiale del mosaico celebra la liberazione dal nazifascismo, ha chiamato a raccolta gli altri amministratori «nello spirito di una sana competizione. Perché ci aspetta un altro anno intenso di lavoro dove saremo chiamati a mettere in campo idee e progetti».
Il tempo per mettere insieme il grande piano è poco: la giuria si riunirà nuovamente nel terzo trimestre del 2014 e sceglierà la vincitrice. Noi partiamo in ritardo - le altre hanno iniziato molto prima con i preparativi - e per il momento siamo gli unici a non avere un sito Internet ad hoc. Le informazioni e la pubblicità attualmente vengono divulgate in pillole su una pagina Facebook dell'assessore alla Cultura Enrica Puggioni e con suoi tweet. L'ufficio stampa fa sapere che «il quadro delle iniziative sarà presentato nel corso di una conferenza stampa a cui parteciperanno tutti gli interessati, che sarà organizzata nelle prossime settimane».
Il disegno si divide in cinque aree, i paesaggi: urbani, creativi, immaginari, visivi e letterari. Il comitato artistico, ancora da completare, è composto da Renato Quaglia (il direttore), e da un sardo e uno straniero per ogni settore: per il momento Christian Chironi, Lorand Hegym Renzo Francabandera, Jean Pierre Wurtz, Carolina Melis e Flavio Soriga. Secondo la scheda illustrata alla commissione esaminatrice, il bilancio annuo che l'amministrazione ha destinato alla cultura è di 19 milioni 816 mila 747 euro (il 13,4% del totale) nel 2011; di 38 milioni 561 mila 132 euro (il 26,1%) nel 2012 e 42 milioni 985 mila 574 euro (il 21,9%) nel 2013. La crescita - spiegano - è dovuta «a nuovi progetti per infrastrutture culturali e spese per il loro funzionamento e alla riqualificazione del patrimonio di impiantistica sportiva».
Le spese operative previste per la candidatura ammontano a 29 mila euro, il 63% sarà utilizzato per la programmazione culturale, il 22% per il marketing e la promozione, il 12% per i salari e le voci generali e il resto andrà in un Fondo di riserva. Per quanto riguarda invece le spese in conto capitale, «ci sono circa 350 milioni di euro di investimenti già programmati per infrastrutture e opere pubbliche», sottolinea la relazione. 167 milioni 205 mila euro per metropolitana, stazioni ferroviarie, cantieri navali, strade, aeroporti; 144 milioni 710 mila per la riqualificazione urbana (piazze, strade, giardini); 32 mila euro per nuove infrastrutture e miglioramento di quelle esistenti (musei, teatri, gallerie, centri d'arte). Nell'elenco dei luoghi presentato spicca un'assenza eclatante: l'Anfiteatro romano.
Gli obiettivi sono: l'aumento dell'occupazione, delle nuove imprese, delle presenze turistiche, degli ingressi nei luoghi della cultura, il miglioramento della qualità della vita e degli spazi urbani.
Sul fronte dell'immagine e della diffusione del messaggio, l'idea di partenza è di proporre interventi di artisti sugli aerei che collegano Cagliari con gli scali europei (tramite annunci vocali e scritti, nei copritesta dei sedili, sugli schermi. Se ne occuperanno Marco Lampis, Pietro Mele, Francesco Serra, Enrico Piras e Carlo Spiga. E ancora: Marino Formenti, Mette Edvarsden, Ericailcane, Ivan Agorte.
Ancora: video sugli autobus, sui treni e alle fermate. E un lunghissimo elenco di manifestazioni, festival, concerti, rassegne, mostre, esposizioni, conferenze, dibattiti, antichi mestieri, artigianato, enogastronomia. Praticamente tutto quello che si fa nel sud dell'Isola, e un collegamento con il Sulcis e le torri di avvistamento disseminate sul territorio, «per la promozione del pensiero sui legami fra le arti, partendo dalla danza e dalle performance dal vivo».
Cristina Cossu