"Da dove sto chiamando". Dalla sinergia tra Autunno Danza e Signal il progetto dedicato all'interazione tra arti performative, musica, danza e video. In calendario, a Cagliari, spettacoli, installazioni, performance , mostre con artisti in arrivo da tutto il mondo
CAGLIARI - Raccontare il contemporaneo attraverso la musica, la danza, le arti performative: si chiama "Da Dove Sto Chiamando" il percorso artistico in programma a Cagliari tra il 16 novembre e il 7 dicembre in quattro diversi spazi culturali e teatrali. L'evento nasce dall'incontro tra le due realtà "Autunno Danza" e "Signal", festival entrambi dedicati ai linguaggi contemporanei che quest'anno si trovano in un progetto comune di interazione, scambio e dialogo grazie anche alla collaborazione del Comune di Cagliari e dei Musei Civici.
"Da dove sto chiamando" è l'antologia che lo scrittore Raymond Carver pubblicò poco prima di morire, scegliendo fra i migliori racconti scritti durante tutta la sua vita. Nasce da una situazione di crisi, superata con la morte, e descrive un mondo di personaggi che vivono sensazioni estreme di vuoto e di perdita in attesa di qualcosa di catastrofico già in procinto di accadere. Ma la crisi può risolversi anche positivamente. Massimiliano Tonelli, direttore della rivista Artribune, ha scritto: "O scappiamo sul pianeta Plutone o proviamo a guardare la crisi come cambiamento e cerchiamo di vederci dentro gli aspetti positivi che indubbiamente ha".
"Da dove sto chiamando" ha preso il via sabato 16 novembre alla Galleria Comunale d'Arte e attraverserà Cagliari toccando il Palazzo di Città del quartiere Castello, l'Auditorium Comunale della Marina, la Mediateca del Mediterraneo per concludersi nel centro culturale Il Ghetto sabato 7 dicembre: un ricco calendario con appuntamenti serali dove si alterneranno le proposte di "Autunno Danza", incentrate su coreografie, danza contemporanea e espressività, e quelle di "Signal" su musica, sperimentazione sonora, visual e multimedia.