La coreografia di Enzo Cosimi per “Da dove sto chiamando”
omaggio alla metropoli plurale
Era il 2001 quando l'imprevedibile Enzo Cosimi scelse Londra per il debutto di “Roma”. Da allora, l'omaggio alla città del coreografo ha viaggiato in lungo e in largo e l'altra sera, con il suo mix di danza, parti visual e installative, è entrato nelle stanze dell'Antico Palazzo di Città a Cagliari rimanendoci per circa un'ora, non prima, però, di aver consumato all'aperto il prologo, con due figure misteriose che inneggiavano alla bellezza.
Una volta dentro, il pubblico ha seguito l'azione secondo un percorso ben preciso, segnato dalla presenza di figuranti, uomini e donne, che affondavano le mani in piatti di pastasciutta, mentre il pensiero correva chissà dove. Attraverso i suoi giovani danzatori, Cosimi ha trascinato con forza lo spettatore nella sua Roma, rendendo visibile ciò che si agita esternamente e sotto pelle. Rovesciando addosso visioni, stereotipi, citazioni, rimandi cinematografici (Anna Magnani), calcistici (Francesco Totti), religiosi, pulsioni, violenze, energie, e avvolgendo il tutto con musiche di vario genere: elettronica, dance, popolare, come la vendittiana “Grazie Roma”. Ogni quadro, ogni tassello, trascinava con sé l'imperscrutabile tensione del movimento, sia che si trattasse di espressioni solistiche, o momenti a due o scene corali.
“Da dove sto chiamando”, rassegna allestita da Spazio Danza e Signal, prosegue oggi con un'altra carrellata di proposte, a partire dalla mostra “In-Beetween, Urban Interferences” curata da Emanuela Falqui e Marco Peri, che verrà inaugurata alle 18,30 nell'Antico Palazzo di Città, e racchiude opere di Federico Carta, Manuel Attanasio, Stefano Marongiu, Mei Zigian, Alessandro Carboni, Paolo Marchi, Stefano Fois, Vincenzo Grosso, Alessandro Olla, Marta Anatra. E poi: “Sussurrami” di Alessandra Giura Longo, alle 20, “Emma”, nuova coreografia di Francesca Massa, alle 21, “Oro blu”, pièce di teatro danza del collettivo Blue Ensemble, alle 21,30, “Black Igneous”, progetto musicale e visivo del duo Architeuthis Rex, alle 22.
Carlo Argiolas