"Cagliari cammina contro la violenza”: sette giorni di iniziative per dire basta alla violenza di genere animeranno la città dal 22 al 29 novembre. Il clou si avrà il 25, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Chiediamo a tutti i cittadini di aiutarci”.
CAGLIARI - Una rete per fermare la violenza contro le donne promossa da Comune e Commissione alle Pari opportunità del capoluogo, per conoscere qualcosa di più sul fenomeno della violenza di genere. “Una serie di iniziative che coinvolgono Cagliari nella sua interezza, a testimonianza di un impegno comune e della volontà di attuare un cambiamento culturale necessario per abbattere la violenza” così il presidente della Commissione pari opportunità, Elisabetta Dettori, ha presentato l’evento.
“Un percorso per dire no alla violenza 365 giorni all’anno, non solo in occasione del 25 novembre” ha aggiunto l’assessore alle pari opportunità, Paola Piras: “Come amministrazione abbiamo aderito alla compagna '365 giorni no' e chiediamo alla città di condividere questo impegno. La seduta del consiglio del 26 sarà dedicata al tema della violenza”.
Numerose iniziative animeranno la città dal 22 al 29 novembre. Si parte con un tributo in forma di lettura canto e immagini alle 19 presso il teatro Alkestis. “Con piccola luce” sarà l’occasione per condividere poesie, letture, pensieri e immagini facendo riflettere sul significato del “rispetto di tutti e tutte”.
“Per noi, è particolarmente significativo poter proporre nella giornata di domenica 24 la rappresentazione “Le sorelle Mirabal”- ha dichiarato Piras- uno spettacolo che ricorda uno dei momenti più truci della dittatura di Trujillo”. L’associazione Figli d’arte Medas metterà in scena nei locali del Search, a partire dalle 11, uno spettacolo in ricordo delle tre sorelle massacrate dai militari il 25 novembre, data divenuta poi simbolo della lotta contro ogni forma di violenza. Il 25 sarà la giornata clou. In piazza Yenne sarà presente un gazebo dove le associazioni Fidapa, Socialismo diritti riforme insieme agli studenti del liceo De Santis, distribuiranno materiale informativo. A partire dalle 9, invece, i cittadini potranno prendere parte all’iniziativa “Scarpette rosse”. “Portando scarpe rosse, anche verniciate” ha spiegato l’assessore “sarà possibile consentirci di tracciare un percorso simbolico che partendo dalla scalinata del palazzo municipale speriamo ci permetta di arrivare fino al gazebo”. Sarà possibile esprimere il proprio “no alla violenza” anche legando un fiocchetto rosso alla cancellata di palazzo Bacaredda.
Alle 18 un corteo partirà da piazza Garibaldi diretto al bastione per lo “Sciopero delle donne”, iniziativa a carattere nazionale attraverso cui, uomini e donne chiederanno di fermare la cultura della violenza contro le donne. L’adesione alla manifestazione sarà possibile anche con l’esposizione di un drappo rosso nei balconi e nelle finestre e osservando un minuto di silenzio nel posto di lavoro.
“Finché morte non ci separi” alla Vetreria di Pirri dalle 20.15, è invece uno spettacolo nato dall’idea di creare una rete di artisti che, esibendosi contemporaneamente nella stessa giornata, creano una rete di denuncia amplificata a livello nazionale. Il 28 il Lazzaretto ospiterà una tavola rotonda in cui sarà possibile informarsi sui diritti e la tutela delle donne vittime di violenza. Ultimo appuntamento il giorno dopo presso l’aula magna del dipartimento di scienze sociale, dove ci sarà un seminario per parlare della violenza contro le donne da una prospettiva anche maschile.