Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cittadinanza, catena umana in Tribunale

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2013


Per i minori stranieri
 

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I loro genitori provengono da Paesi diversi, sì. Ma loro hanno la stessa età, frequentano la stessa scuola, hanno gli stessi desideri e gli stessi doveri. E i diritti? Vuol richiamare l'attenzione proprio sui diritti di tutti i minorenni la “Catena umana” lanciata dall'Unicef in tutta Italia in occasione del 20 novembre, 24esimo anniversario dell'approvazione della convenzione Onu sui diritti dell'infanzia, nonché Giornata nazionale dell'infanzia e dell'adolescenza. Anche gli studenti cagliaritani si sono presi per mano e hanno formato una lunga catena di solidarietà.
Erano un centinaio ieri mattina, tra alunni del liceo Dettori, del liceo delle scienze umane Niccolò Tommaseo e della scuola Vittorio Alfieri. Tutti hanno partecipato alla manifestazione “Io come tu, mai nemici per la vita” e sfilato attorno al Palazzo di giustizia, attrezzati di cartelloni e pettorine. E quando si parla di diritti non si poteva non scegliere un luogo “simbolo”, dove ogni giorno viene ricordato che la legge è uguale per tutti. «Quest'anno abbiamo deciso di scendere in piazza, e ho scelto proprio il palazzo di giustizia perché davanti alla legge tutti i minori devono essere uguali. Ci sono tanti ragazzi di Cagliari stamattina che allegramente si sono riuniti per rivendicare i loro diritti», spiega Rosella Onnis, presidente provinciale del comitato Unicef Cagliari. Accanto a lei hanno partecipato al corteo anche l'assessore comunale alle Politiche Sociali, Susanna Orrù, e l'assessore alla Cultura, Enrica Puggioni. Per l'iniziativa, a cui ha aderito anche l'associazione nazionale dei Comuni italiani (Anci), sono state promosse anche marce, seminari, laboratori, e diverse cerimonie con il conferimento della cittadinanza onoraria ai minori di origine straniera che sono nati o che vivono nel territorio. Sono tanti i paesi sardi che hanno già dato la cittadinanza onoraria ai bambini stranieri, come Sarroch, Pula, Orroli, Isili, Mandas e Sadali, per citarne alcuni. «E anche il Comune di Cagliari sta predisponendo alcune modifiche allo Statuto perché possa essere concessa», ricorda l'assessore Susanna Orrù. E dopo un'ora di manifestazione, mano nella mano, gli alunni sono tornati ai loro doveri: tutti in classe.
Veronica Nedrini