Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

L'orgoglio delle scarpette rosse, no alla violenza contro le donne

Fonte: L'Unione Sarda
21 novembre 2013


COMUNE. Una settimana di appuntamenti: lunedì la grande mobilitazione
 

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Le scarpette rosse coloreranno il cuore della città, da via Roma sino a piazza Yenne. E sul cancello del municipio compariranno i nastri della solidarietà. Una scenografia d'impatto con quelli che ormai sono diventati i simboli della violenza sulle donne. Stalking, stupri, assassini, minacce, aggressioni, distorsioni domestiche. L'amministrazione comunale scende in campo per spezzare la catena perversa del femminicidio. «Abbiamo pensato a una serie di iniziative che coinvolgono tutta la città», spiega il vicesindaco e assessore alle Pari Opportunità Paola Piras. «Vogliamo creare una nuova sensibilità e fare in modo che la lotta alla violenza sulle donne sia tutto l'anno, non solo il 25 novembre».
SPETTACOLI E DIBATTITI Il calendario è fitto, otto giorni tra seminari, rappresentazioni teatrali, musica e tavole rotonde. Si parte domani, al teatro Alkestis, con l'invito alla cittadinanza a condividere nella sede di via Loru letture, poesie, pensieri, immagini e tutto ció che possa far riflettere sul tema. L'appuntamento è alle 19. Domenica 24, alle 11, l'associazione Figli d'arte Medas mette in scena al Search, nel Largo la storia delle sorelle Mirabal. Furono uccise dalla dittatura di Trujillo, contro cui si opposero sin da giovanissime, diventando esempio di libertà, di rispetto dei diritti delle donne domenicane e di equità sociale.
LE SCARPETTE ROSSE Il 25 è il giorno della raccolta delle scarpette rosse. Una scelta non casuale, nel 2009 l'artista messicana Elina Chauvet raccontò il fenomeno del femminicidio servendosi di calzature color sangue, da allora sono diventate simbolo della violenza contro le donne e della sua conseguenza estrema: l'omicidio. Cagliari si adegua e invita tutti i cittadini a portare le loro scarpe. Stivali, mocassini, ciabatte. Vanno bene anche verniciate, purché siano rosse. Serviranno per disegnare un cammino che dalla scalinata di palazzo Bacaredda porterà sino a piazza Yenne dove, per l'intera giornata, la Fidapa e Socialismo diritti e riforme distribuiranno materiale informativo.
LO SCIOPERO DELLE DONNE Alle 18 andrà in scena “Lo sciopero delle donne”, iniziativa nazionale che vedrà la partecipazione dell'associazione ”Se non ora quando?” insieme alla Cgil cittadina e alla Uil regionale. La manifestazione prevede l'esposizione di un drappo rosso (tappeto, lenzuolo, foulard) ai balconi, un minuto di silenzio sul posto di lavoro e un corteo silenzioso che partirà da piazza Garibaldi sino a raggiungere il Bastione. Anche Pirri partecipa, alle 20,15 nella sala conferenze dell'ex distilleria si terrà lo spettacolo “Finché morte non ci separi” e a seguire l'intervento di Ester Cois, sociologa della Famiglia, Infanzia e Genere. Il 28 si prosegue al Lazzaretto, alle 18, con due monologhi e una tavola rotonda con esperti del settore per discutere della nuova legge sul Femminicidio. Venerdì 29 l'ultimo evento in calendario: un seminario di studio per parlare della violenza sulle donne da una prospettiva maschile. L'appuntamento è per le 9 e trenta nell'aula magna del dipartimento Scienze sociali e delle Istituzioni, in viale sant'Ignazio.
Sara Marci