COMUNE. La solidarietà del Consiglio al resto dell'Isola precipitato nel dramma e nei lutti
Alla fine è stata la seduta del sospiro di sollievo per la città e della solidarietà al resto dell'Isola, flagellato dal ciclone Cleopatra. Ieri il Consiglio comunale di Cagliari si è aperto con un minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell'alluvione, che ha preceduto il discorso di Massimo Zedda: «Stiamo valutando quali azioni intraprendere per dare un aiuto concreto alle popolazioni colpite», ha detto il sindaco. «Per fortuna in città i danni si sono limitati alla caduta di qualche ramo dagli alberi e agli interventi dei vigili del fuoco per la rottura di vetri di finestre nei palazzi». Insomma: poteva andare peggio, come ha osservato anche il dirigente della Protezione civile Mario Delogu, nella sua breve relazione sui punti critici della città. Il dibattito sull'argomento proseguirà nei prossimi giorni con la discussione di una mozione presentata da Giuseppe Farris per chiedere l'allentamento del patto di stabilità, in modo da consentire la realizzazione di opere che abbattano il rischio idrogeologico.
La riunione di consiglio è poi proseguita con gli altri punti all'ordine del giorno. L'aula ha approvato un documento sulla «tutela del verde urbano», proposto da Francesca Ghirra e Giovanni Dore. La mozione prende spunto dai casi del Terrapieno (dove era previsto l'abbattimento di alberi per salvaguardare il muro di contenimento di via San Saturnino) e del progetto di ampliamento del cimitero di Pirri, dove saranno eliminati due filari di pini per far spazio ai nuovi loculi. Il documento chiede che l'abbattimento diventi una «extrema ratio» e che, in caso di taglio per «pubblica sicurezza o incolumità» di una pianta, questa venga rimpiazzata con altre due. La mozione prevede anche che vengano rivisti i progetti pubblici e privati in modo che sia data «primaria rilevanza agli spazi naturali». (m.r.)