Il commissario straordinario blocca il piano contro il rischio idrogeologico, il comitato di quartiere è sul piede di guerra: "La zona rischia di rimanere transennata, inaccessibile e a rischio crolli nonostante gli sforzi del Comune"
Autore: Federica Lai il 18/11/2013 12:09
Il Comitato spontaneo “Piazza d’Armi e vie limitrofe”, composto dagli abitanti del quartiere di via Peschiera, di nuovo sul piede di guerra. Esiste un progetto elaborato e condiviso da tutti, e destinato alla mitigazione del rischio idrogeologico, ma il Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi non appare propenso ad autorizzare la destinazione di tali fondi sulla base delle elaborazioni progettuali. Una decisione che di fatto blocca tutto, non consentendo di mettere in sicurezza l’area come accordato, in quanto le risorse comunali non sarebbero sufficienti. Venerdì prossimo il comitato si riunirà pubblicamente nelle strade del quartiere per affrontare l’annoso problema.
“In questi anni – scrive in una nota Patrizia Tramaloni, portavoce del comitato spontaneo – abbiamo sollecitato l’attenzione delle istituzione pubbliche, a tutti i livello di competenza territoriale, Comune, Regione, Dipartimento Protezione Civile Nazionale del Ministero dell’Ambiente (MATTM), arrivando recentemente ad una convergenza di intenti: nel 2013 l’Amministrazione Comunale ha predisposto nel Piano Triennale delle Opere Pubbliche, approvato in Bilancio, risorse ed interventi a concorso delle risorse dell’Accordo di Programma del 2010, quest’ultimo con un primo lotto di due milioni di euro, tra la Regione ed il Ministero Ambiente (n. 43/30 del 06.12.2010), integrato dall’Atto Aggiuntivo con Deliberazione Presidente Giunta Regionale n.36/2 del 01.09.2011, per la mitigazione del rischio idrogeologico e la messa il sicurezza del quartiere, per complessive 3,5 milioni di euro, funzionali (quale primo lotto di interventi) alla messa in sicurezza dei punti più a rischio del quartiere.
Già a marzo del 2010 l’allora Capo Dipartimento Protezione Civile Nazionale comunicava con lettera al Comitato di quartiere, alla Regione, al Sindaco di Cagliari e all’ex Prefetto della Provincia di Cagliari, “di voler individuare e porre in essere gli interventi strutturali necessari per la messa in sicurezza dell’area di Piazza-d’Armi Via Peschiera… ai sensi dell’art. 2, comma 1, lett. b) della Legge 225/1992 “.
Da allora l’Ufficio tecnico del Comune di Cagliari ha lavorato alacremente, arrivando a “studiare” il sottosuolo e, poi, a definire i progetti e le modalità di intervento, già sottoposte all’attenzione del Commissario Straordinario Delegato per la realizzazione degli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico per la Regione Sardegna.
In queste ultime settimane anche l’Ufficio tecnico competente della Regione si è espresso a favore delle modalità di intervento progettuali.
Gli interventi programmati sono finalizzati al riempimento reversibile della cavità di Piazza d’armi e la messa in sicurezza del sottosuolo nel quartiere abitato caratterizzato da fenomeni di subsidenza, anche per mitigare il rischio pericolosità frane del dirupo che dalle estremità di via Goito e Castelfidardo si affaccia sul fondovalle di Tuvumannu. Sia Piazza d’armi che il dirupo a rischio frane sono inseriti nel PAI (Piano Assetto Idrogeologico), secondo quanto evidenziato in seno ad uno dei tavoli tecnici di lavoro congiunto.
Tutt’oggi però il Commissario straordinario non appare propenso ad autorizzare la destinazione di tali fondi sulla base delle elaborazioni progettuali.
Eppure l’Accordo di Programma elenca le caratterizzazioni che ne giustificano gli interventi
in quanto finalizzati alla mitigazione del rischio idrogeologico (se non addirittura ad eliminarlo).
Questo freno dell’ultima ora non consentirebbe di mettere in sicurezza l’area come programmato e come accordato, in quanto le risorse comunali non sarebbero sufficienti, lasciando l’abitato transennato dal 2008 e privo di servizi, condannandolo alle limitazioni veicolari, all’inaccessibilità totale nelle strade dichiarate più a rischio, all’isolamento e lo stato di abbandono più totale.
Da ciò deriva la protesta ad oltranza dei cittadini, che già da sabato pomeriggio, 23 novembre, alle 15.30, si riunirà apertamente nelle strade del quartiere di via Peschiera”.