La rosa bianca
Appuntamento con “La Rosa Bianca” alla Vetreria di Pirri. Stasera alle 21, dopo Iaia Forte, un altro gradito ritorno: con “Alda Merini - I beati anni dell'innocenza”, di Antonio Lovascio, va in scena Isabella Carloni, produzione Rovine Circolari e Teatro Manet.
Lo spettacolo nasce da un incontro/intervista che Alda Merini ha concesso ad Antonio Lovascio. Da questa suggestiva esperienza l'autore ripercorre drammaturgicamente la vita della poetessa partendo dalla dicotomia che ne caratterizzava la personalità. «La Merini era capace di creare versi poetici durante una banale conversazione e poco dopo di lamentarsi riguardo alle futili questioni condominiali, come una qualsiasi persona di una certa età», si legge nella presentazione. Ciò che emerge dal testo teatrale è proprio questa dualità: il genio e la persona, l'alto e il basso, il tangibile e l'intangibile, l'apollineo e il dionisiaco.
Nello spettacolo compaiono anche due componimenti inediti che la poetessa ha dettato telefonicamente ad una amica in comune con Lovascio. Il pittore marchigiano Bruno d'Arcevia firma le due grandi tele che delineano la scenografia.