Al vaglio anche la buonuscita di Di Benedetto. Controlli della Corte dei conti
Sequestrati i documenti della gestione Crivellenti
I timbri sui contratti sono di pochi giorni fa: Marcella Crivellenti avrebbe fatto nuove assunzioni nel coro e nell'orchestra a ridosso della sentenza del Tar che ha sancito l'illegittimità della sua nomina a soprintendente del Lirico. Ci sono anche questi documenti tra le carte sequestrate ieri dagli uomini della Guardia di finanza, che a metà mattina hanno varcato l'ingresso del teatro di via Sant'Alenixedda. Un blitz in borghese durato due ore e mezza, in cui sono stati raccolti quasi tutti gli atti della gestione Crivellenti e soprattutto quelli che hanno portato alla buonuscita dell'ex soprintendente Gennaro Di Benedetto, a cui sono andati 203mila euro per togliere il disturbo.
Della questione, che impegnò in prima persona Massimo Zedda, venne interessato anche il ministero dei Beni culturali. Che, a quanto pare, sollevo più di una perplessità sullo “scivolo” dorato accordato a Di Benedetto. Non è un caso che il sindaco martedì in aula abbia parlato proprio di questo aspetto: «La trattativa con l'ex soprintendente è stata seguita passo per passo dal ministero». Come dire: ogni decisione è stata condivisa con Roma, che pure in quei mesi non sembrava pienamente soddisfatta dell'accordo tra il presidente della Fondazione e il manager. Ma su questa vicenda la scelta di Marcella Crivellenti ebbe l'effetto di un colpo di spugna, tanto che a poche ore dalla nomina Salvo Nastasi, direttore generale per lo Spettacolo dal vivo del Ministero, disse: «Mi fa molto piacere: è una persona giovane, è una donna. Finalmente, ci voleva». Precisò che il suo era un parere personale, perché «come è noto il ministero non abbia ruoli nelle nomine dei sovrintendenti delle fondazioni liriche. Non ho avuto contatti col sindaco Zedda su questa vicenda, come non ho mai contatti coi sindaci in questi casi».
Il pm Giangiacomo Pilia però vuole far chiarezza sui passaggi che hanno scritto la storia del Lirico nell'ultimo anno e mezzo: come è stata accordata la buonuscita di 203mila euro a Di Benedetto? E soprattutto perché il ministero, inizialmente perplesso, non fiatò quando venne messa sul piatto la nomina della Crivellenti?
Tra gli atti della procura potrebbero finire presto anche quelli archiviati a Roma negli uffici di Piazza Santa Croce, dove ha sede la direzione generale per lo spettacolo dal vivo del Mibac.Tutto il carteggio tra Fondazione del Lirico e Ministero è finito nei faldoni che i militari delle Fiamme gialle hanno portato via ieri a bordo della Punto con la quale sono arrivati in via Sant'Alenixedda. In teatro hanno trovato anche Marcella Crivellenti, ancora nel proprio ufficio nonostante la recente decisione dei giudici del Tar.
Lunedì mattina negli uffici della Fondazione è arrivata anche una lettera della Corte dei Conti firmata dal presidente della Sezione di controllo Anna Maria Carbone Prosperetti. La magistratura contabile ha chiesto una «relazione illustrativa sulla situazione dei contratti nazionali e integrativi aziendali, per portare a termine una attività di «certificazione dell'attendibilità e della compatibilità dei costi», che dovranno poi essere confrontati con le disponibilità di Bilancio.
Nei giorni scorsi la Procura ha acquisito anche le sentenze depositate venerdì 8 dai giudici del Tar, che hanno annullato la nomina di Marcella Crivellenti. È prossima, a questo punto, la chiusura dell'inchiesta. Il magistrato potrebbe tirare le somme già nel giro di qualche settimana e i sequestri di ieri confermano che l'indagine è a una svolta.
Michele Ruffi