Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I sindacati al ministro: «Riporti la legalità dentro la Fondazione»

Fonte: L'Unione Sarda
13 novembre 2013

Le sigle chiedono un cda urgente
 

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«Non ci resta che fare appello al ministro Bray, perché intervenga per riportare la Fondazione del Teatro lirico alla legalità. Poi ci rivolgiamo alla Regione, perché sblocchi i fondi che deve erogare e scongiuri il commissariamento, e all'amministrazione comunale, perché in qualche modo aiuti a superare l'impasse e “convinca” il sindaco, cioè il presidente, a convocare urgentemente il consiglio d'amministrazione per la nomina di un sovrintendente». Massimiliano Cecalotti, sindacalista Usb di via Sant'Alenixedda, parla «di situazione grottesca, inverosimile e decisamente allarmante».
A cinque giorni dalle tre sentenze del Tar che hanno bocciato l'investitura di Marcella Crivellenti e l'allontanamento di Giorgio Baggiani, non solo non è accaduto nulla, non solo Massimo Zedda in Aula ha detto che «non ha avuto tempo di leggere gli atti dei giudici amministrativi perché era impegnato a Roma per la candidatura della città come capitale della cultura», come se tutto ciò non bastasse, «la Crivellenti sta andando in ufficio come se niente fosse successo e sta firmando contratti e documenti». Inoltre, «gira voce che giovedì potrebbe esserci la conferenza stampa di presentazione della stagione lirica e di balletto, e ci auguriamo di non dover assistere a una “pagliacciata”».
Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Css, Snater e Usb hanno sottolineato in una nota che, all'indomani dal pronunciamento del Tar, si deve tornare automaticamente alle condizioni del 30 settembre 2012, il giorno prima che il sindaco scegliesse l'ex assistente di biglietteria (che non aveva neppure presentato il curriculum nei modi e nei tempi richiesti) a sovrintendente.
«Ci sono 44 regolari manifestazioni di interesse», prosegue Cecalotti, «il consiglio d'amministrazione deve riunirsi immediatamente, reintegrare Baggiani e “licenziare” Cabras, e individuare, dopo l'esame dei curricula pervenuti, un professionista con i titoli e l'esperienza per ricoprire il ruolo di sovrintendente». Bisogna fare in fretta. «Il 22 novembre è la data ultima per rimpinguare le casse attualmente vuote della Fondazione: le delibere sono ferme in Regione, ci devono dare l'ultima tranche del contributo ordinario, il prestito straordinario e pagare lo spettacolo Shardana, in tutto circa 13 milioni di euro».
Cristina Cossu