I giudici amministrativi accolgono il ricorso di Angela Spocci e dicono no alla Soprintendente incaricata dal primo cittadino
Terremoto sul teatro Lirico di Cagliari: il Tribunale amministrativo della Sardegna ha annullato gli atti di nomina e i verbali di ratifica della Soprintendente Marcella Crivellenti. Bufera anche sul Cda della Fondazione: accolto il ricorso contro la revoca della nomina di Giorgio Baggiani e, di conseguenza, annullata la decisione di far entrare nel Cda Corrado Cabras. Ora il futuro è tutto da decifrare: gli atti di nomina (1 e 15 ottobre e 20 dicembre) sono nulli anche se il contratto con la fondazione formalmente è ancora in essere. E l'amministrazione comunale può ancora sperare nel ricorso al Consiglio di Stato.
Nella sentenza, pubblicata sul blog Democrazia oggi si legge che "non vi è stata alcuna concreta verifica, e correlata motivazione, in ordine al possesso dei requisiti professionali richiesti per la nomina".
Citata anche la sentenza del Consiglio di Stato che ha rovesciato Massidda dall'Autorità portuale un mese fa, i giudici scrivono che il dispositivo ha asserito come "l’atto di nomina è “pur sempre assistito dalle garanzie generali e dai limiti propri degli atti amministrativi, essendo pur sempre volto alla cura e al perseguimento degli interessi pubblici”, per cui la “fiduciarietà della nomina non può…essere ancorata a criteri personali”, giacché “le conoscenze di carattere tecnico sono…una condizione assolutamente necessaria”.
così, "questa stessa impostazione deve a maggior ragione applicarsi nel caso ora a giudizio, che riguarda un incarico -fiduciario sì, ma- allo stesso tempo connotato da requisiti tecnico-professionali piuttosto stringenti, nonché pienamente giustificati dalle funzioni tecnico-amministrative affidate al Sovrintendente della Fondazione dallo statuto".
"Ma la sentenza del Tar – spiega l'avvocato Andrea Pubusa, il legale, insieme a Paolo Pubusa, dei ricorrenti Mauro Meli e Angela Spocci - riporta la situazione al giorno prima della nomina della Soprintendente". Sino a quel momento la Fondazione aveva dato avvio a una raccolta di manifestazioni di interesse. E in via Sant'Alenixedda erano arrivate decine di domande, comprese quelle di Spocci e Meli, gli aspiranti Soprintendenti che oggi si sono visti accogliere il ricorso. Che cosa potrà fare a questo punto la Fondazione? Quasi scontato il ricorso al Consiglio di Stato.
Una lunga storia cominciata il 1 ottobre 2012 con la nomina, inaspettata, della Crivellenti. Una scelta che aveva scatenato le reazioni dei sindacati e anche del mondo politico all'interno della maggioranza di centrosinistra che sostiene il sindaco e presidente della Fondazione Massimo Zedda. Per i contrari, la Crivellenti non aveva le caratteristiche giuste per il rilancio del Teatro. La Fondazione però non è mai tornata sui suoi passi. E il Cda, che nel frattempo aveva perso pezzi anche in seguito alle polemiche scaturite dopo la nomina, aveva in qualche modo proceduto a più riprese alla ratifica dei verbali. Sedute tumultuose, culminate in un'occasione anche con l'abbandono di alcuni componenti del Cda. La contestazione dei lavoratori era andata avanti a colpi di sit-in e di esposti in Procura. E a gennaio 2013 il sindaco-presidente Zedda, dopo l'apertura dell'inchiesta, viene iscritto nel registro degli indagati per falso e abuso d'ufficio.
Nel frattempo erano stati presentati al Tar i ricorso degli esclusi: Baggiani per il Cda, Meli e Spocci per la corsa alla Soprintendenza interrotta proprio dalla nomina della Crivellenti. Nei giorni scorsi c'era stata l'ennesima polemica sindacati-Soprintendenza sull'allestimento dei Pagliacci per la regia di Zeffirelli. Ora l'ultimo colpo di scena.