MULINU BECCIU. Un gruppo su Facebook ricorda la nascita e le battaglie del quartiere
Dalle dure lotte per la casa ai pomeriggi all'oratorio
Le cave, dove oggi sorgono i palazzi di via Cimabue e via Tintoretto, erano lo spazio dove organizzare partite di calcio tra polvere e pietre o per le acrobazie in sella a una bici. Una sala, sotto i portici di via Crespellani, si trasformava in chiesa per ospitare la messa domenicale. I mercatini di via Dessì Deliperi, la sera, diventavano un punto d'incontro per i tanti giovani. Da quartiere di edilizia popolare, nato nei primi anni '70 e con le prime occupazioni abusive e battaglie, datate 1976, per ottenere una casa comunale, Mulinu Becciu si è negli anni trasformato in un rione dove vivono più di diecimila persone.
PIAZZA VIRTUALE Gli spazi usati in passato da ragazzi e bambini per trascorrere lunghi pomeriggi, oggi sono nostalgicamente un po' più vuoti. Ma più di duemila abitanti (o ex residenti) di Mulinu Becciu da un mese hanno uno spazio dove incontrarsi, anche se virtualmente, e condividere storie, fatti, foto e racconti: il gruppo “Amici di Mulinu Becciu”, sul sociale network Facebook.
L'IDEA DI MARCO SALIS L'idea di Marco Salis, ideatore del gruppo, ha conquistato in poco tempo vecchi e nuovi abitanti del rione. Un «gruppo per amici e conoscenti che hanno nel cuore il quartiere Mulinu Becciu», spiega Salis.
In tanti hanno così incontrato amici del passato e potuto vivere, o rivissuto momenti storici di una zona della città nata come periferia e oramai parte integrante di Cagliari vista la presenza del vicino ospedale Brotzu, di scuole e centri commerciali.
OLTRE DUEMILA MEMBRI Tante le persone (2.069 ieri) scatenate nel ripescare dagli scaffali di casa vecchie foto in bianco e nero. Veri e propri documenti storici, testimonianze della nascita e dello sviluppo di Mulinu Becciu. Ignazio Deligia ha documentato con diverse immagini uno dei periodi più complessi, con la lotta per la conquista di una casa popolare tra via Cimabue e via Tintoretto.
«UNA CASA NON UNA TOPAIA» Nel 1976 l'arrivo delle famiglie con camion carichi di mobili e reti per materassi, gli striscioni di protesta (“Abbiamo invaso le case per avere un tetto e non una topaia dove vivere”) e l'intervento delle forze dell'ordine con Carabinieri e Polizia a presidiare la folla. Tanti gli scorci di un rione che tra gli anni '70 e i '90 ha avuto un boom di residenti incredibile.
I BAMBINI A SCUOLA Nel gruppo le immagini datate abbondano: le foto delle classi delle elementari con i piccoli studenti in grembiule e fiocco, giovani sorridenti sotto la neve, prima comunione con lo storico parroco don Gianni Manca (c'è chi ha recuperato anche la prima messa celebrata nel 1978). Feste di compleanni («Chi si riconosce o individua vecchi amici scriva (anzi tagghi , per usare il gergo del social network) i loro nomi», è l'invito più frequente) e anche escursioni al mare o in montagna con partenza da Mulinu Becciu non mancano.
I SUCCESSI SPORTIVI Pioggia di mi piace per le immagini delle storiche squadre di calcio della Polisportiva 444 e della Madonna della Strada, e per le formazioni femminili di calcio e di pallavolo del quartiere. Immagini in cui molti si sono riconosciuti e che hanno potuto mostrare a figli o nipoti. Per un tuffo nel passato con una punta di nostalgia per un classico “come eravamo”.
Matteo Vercelli