SANT'ELIA. Stop alla costruzione della Curva Sud. Il Cagliari: siamo ottimisti
Vie di fuga da modificare, serve un nuovo progetto
Le vie di fuga progettate per la Curva Sud devono essere modificate e serve un nuovo progetto: un contrattempo che fa slittare - almeno di qualche settimana - il completamento dei lavori nello stadio Sant'Elia. Gli operai in questi giorni si stanno limitando a qualche lavoro di rifinitura della Curva Nord e dei Distinti, per puntare dritti verso l'obiettivo dei 12mila posti.
CAGLIARI E COMUNE Sarà il Comune a limare il progetto, che dovrà poi essere presentato alla commissione provinciale di vigilanza. Nel frattempo contro il Torino il Cagliari giocherà, come nelle prime due partite con Catania e Bologna, davanti a 4798 persone. Il vicepresidente del club rossoblù Giovanni Domenico Pinna si augura che i tempi non siano lunghi: «Ho ricevuto garanzie sotto questo punto di vista, la competenza dei progetti è del Municipio e non dovrebbe servire molto tempo». Probabilmente le nuove carte arriveranno sul tavolo della Giunta già la prossima settimana.
LA COMMISSIONE Poi inizierà la procedura davanti all'organo guidato dal viceprefetto Carolina Bellantoni. La strada è nota, ed è stata già vissuta con l'impianto quartese di Is Arenas, senza successo nonostante i tentativi del Cagliari. In viale La Plaia comuque l'ottimismo non manca. Anche se non è stato facile raggiungere il via libera all'ingresso dei (quasi) cinquemila tifosi. Dopo slittamenti continui rispetto alla data di inaugurazione prevista, per giorni la commissione comunale ha dovuto affrontare riunioni-fiume, concluse con il certificato di agibilità arrivato a poche ore dal match contro il Catania.
IL PASSAGGIO Adesso c'è un altro passaggio. Più complicato. La legge stabilisce che «il Comune sottopone il progetto alla Commissione provinciale di vigilanza, per l'esercizio da parte di quest'ultima delle attribuzioni di cui all'articolo 80 del Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza». Che dice: «l'autorità di pubblica sicurezza non può concedere la licenza per l'apertura di un teatro o di un luogo di pubblico spettacolo, prima di aver fatto verificare da una commissione tecnica la solidità e la sicurezza dell'edificio e l'esistenza di uscite pienamente adatte a sgombrarlo prontamente nel caso di incendio». Ecco perché è stata assegnata una perizia che dovrebbe mettere nero su bianco le condizioni di salute del Sant'Elia.
LA RIPARTENZA Nei prossimi giorni, appena si avranno i primi via libera ai nuovi progetti, gli operai continueranno a lavorare su Curva Nord e Distinti. Per arrivare a 12mila spettatori sarà ampliata la capienza della Nord, dove si contano attualmente circa 3mila seggiolini. Si raggiungerà quota 4mila, a cui si aggiungeranno poi i circa 6mila di Distinti e “formaggini”. La struttura verrà poi completata da altri 4mila posti della Curva Sud e i circa 2mila della vecchia Tribuna centrale.
Michele Ruffi