S.ELIA. La battaglia di una donna
Gli ufficiali giudiziari busseranno alla sua porta martedì 19 novembre alle nove. Quel giorno lo sfratto per Linda De Agostini, quarantenne cagliaritana, sarà esecutivo. Dovrà abbandonare l'alloggio popolare a Sant'Elia nel quale ha vissuto per oltre diciassette anni. Ma alla paura di rimanere senza un tetto si aggiunge anche l'amarezza di essere stata tradita dalla persona più importante della sua vita. A rivendicare il diritto su quella casa, infatti, è l'ex compagno con cui ha condiviso trent'anni di vita e concepito un figlio ormai maggiorenne.
L'uomo, regolare assegnatario dell'appartamento, sostiene di essere stato cacciato di casa dopo un lungo periodo trascorso in carcere e da un anno e mezzo ha avviato una battaglia legale contro l'ex compagna. Ora che ha ricostruito una vita con un'altra donna è con lei che vuole rientrare in possesso dell'alloggio.
Ma la De Agostini respinge le accuse e replica punto su punto: «Non l'ho mai allontanato. Ha sempre avuto le chiavi di casa e la possibilità di tornare in ogni momento, ma non l'ha mai potuto fare. L'obbligo di dimora del Tribunale in un altro domicilio glielo impediva. Poi ha trovato una donna e una casa altrove».
E non si arrende: «Questa è la mia casa, qui c'è la mia vita, dove potrei andare?». La De Agostini mostra anche i certificati medici che rivelano il suo precario stato di salute: «Ho subito un ricovero a settembre e ora sto svolgendo le pratiche perché mi sia riconosciuta l'invalidità al 100%».
Marisa Depau, membro della Commissione Mobilità Alloggi del Comune apre nel mentre uno spiraglio legislativo. «La Regione ha pubblicato una circolare esplicativa con la quale estende anche ai conviventi il diritto al subentro nell'assegnazione degli alloggi popolari. Una modifica già recepita dal Comune di Elmas».
«Spero che la situazione si risolva prima del 19 novembre - aggiunge la sorella Rita De Agostini - perché a difesa della sua casa non si opporrà soltanto lei, ma l'intero quartiere. Il rischio è quello di una sommossa popolare». La donna vuole lasciarsi alle spalle questa tormentata guerra familiare e sarebbe pronta anche a trasferirsi in un altro alloggio, «ma se vogliono lasciarmi per strada - promette - a Sant'Elia ci sarà la rivoluzione».
Luca Mascia