"Chi è coinvolto nelle inchieste sui fondi regionali, faccia un passo indietro". Ad affermarlo è il capogruppo Idv a Cagliari, Giovanni Dore, che domenica diserterà il congresso del partito.
CAGLIARI - "Domenica non parteciperò al congresso provinciale dell'Idv, né a quello cittadino, così come ho fatto per quello regionale, insieme alla maggioranza degli iscritti non solo di Cagliari, ma di mezza Sardegna" così si legge nella nota del capogruppo e consigliere comunale dell’Idv a Cagliari Giovanni Dore.
"Prima dell’inizio della fase congressuale – prosegue Dore – con vari documenti, avevamo posto a gran voce il problema della questione morale dentro il partito, prima che nelle istituzioni, partendo da una questione irrinunciabile: chi aveva procedimenti penali in corso per ragioni connesse all’esercizio del proprio mandato, doveva fare un passo indietro. E non per esprimere giudizi di colpevolezza o entrare nel merito delle vicende personali di alcuno, ma per la volontà di farsi rappresentare da persone che possano occuparsi esclusivamente della cosa pubblica. E che sui giornali finiscano per le proposte volte a migliorare le condizioni di vita dei cittadini e dei lavoratori e non - con cadenza quasi quotidiana - per le proprie vicende giudiziarie".
"E’ invece accaduto che una minoranza del partito (al voto domenica sono andati appena 111 iscritti su 680) - spiega - abbia preferito andare avanti in solitudine, disinteressandosi dei “valori” fondanti. Così provocando la pronta richiesta di annullamento del congresso di ben 277 iscritti, già spedita a Roma e sottoscritta da quasi tutti “gli ultimi” rappresentanti del partito in Sardegna".
"La vicenda sui fondi regionali – conclude Dore – ha creato una voragine di sfiducia tra la politica e la gente comune, perché ha mostrato un'intera classe politica (con alcune eccezioni) impegnata più a trovare un modo di giustificare (congruamente o meno a seconda dei casi) il rimborso di spese istituzionali in aggiunta al proprio lauto emolumento, che a scrivere delle buone leggi per lo sviluppo della Sardegna. Questo è la ragione per cui - pur nel rispetto di tutte le persone coinvolte e della presunzione di innocenza che l’ordinamento gli riconosce – tutti i partiti debbono voltare immediatamente pagina".