Spese anticipate e non registrate, soldi pubblici di cui non si ha più traccia, debiti pagati con borse di studio e bollette telefoniche sospette. Una relazione squarcia il velo sui conti degli ultimi quattro anni alla scuola civica di musica, a Cagliari. Nel mirino finisce un conto intestato al direttore artistico: non si trovano 18 mila euro.
CAGLIARI - Il caos. La gestione “politica” della scuola civica di musica di Cagliari si avvia a chiudere i battenti tra polemiche e ombre: un’indagine della Procura, in corso, farà luce su come negli anni il Consiglio di amministrazione abbia portato avanti la società partecipata del Comune, ma nel frattempo da una relazione del Servizio comunale al Bilancio saltano fuori importanti rivelazioni su presunte “anomalie” nell’utilizzo di soldi pubblici dal 2009 al 2012.
Il documento è saltato fuori dopo che il Consiglio comunale ha approvato i bilanci degli ultimi quattro anni, che fino ad allora erano in sospeso, per dare il via libera all’internalizzazione della società partecipata, secondo le direttive della Giunta Zedda. La dirigente Franca Urru scrive al futuro commissario straordinario Giambattista Marotto una nota ‘tecnico-illustrativa’ che ripercorre l’esame della contabilità.
Si apre così: “L’esame è stato condotto con particolare difficoltà in conseguenza del ‘disordine’ amministrativo e contabile che caratterizza i documenti ma si può senza dubbio evidenziare come, in alcuni casi e per alcune voci, sia stato riscontrato un utilizzo distorto delle normali regole di tenuta della contabilità in partita doppia”.
Tecnicismi a parte, nonostante nella relazione si chiarisca subito che “esula dall’analisi svolta qualsiasi valutazione in ordine alla legittimità, opportunità e coerenza dei costi rilevabili dalle scritture con la mission dell’istituzione”, Urru mette nero su bianco che sarebbero state “utilizzati comportamenti non tipici delle pubbliche amministrazioni”. Ad esempio emerge “come fosse ‘normalmente’ seguita la prassi di far anticipare spese, anche per ingenti somme, ai componenti del Cda o al direttore artistico, i quali venivano successivamente rimborsati; così come appare utilizzata la prassi di concedere anticipazione per spese la cui rendicontazione non sempre avveniva nell’arco dello stesso anno”.
“GIALLO” DA VENTI MILA EURO. Ma veniamo ai dettagli. Nel bilancio 2009, tralasciando “dati errati” nei crediti che la scuola avrebbe dovuto riscuotere da altri enti (risulterebbero iscritti 76 mila euro invece di 98 mila) e altri “insussistenti” 33 mila 600 euro nei confronti del Comune di Cagliari (per attività collaterali), a far sgranare gli occhi sono i debiti: come detto, la prassi pare fosse quella di concedere anticipazioni di spese per conto della scuola, ecco che “il saldo negativo anomalo di importo più elevato - scrive Urru - si riferisce al conto intestato al direttore artistico(per la cronaca Luigi Puddu .nda) per oltre 18 mila euro. In questo caso, a differenza di alcuni altri, l’analisi dei partitari dell’esercizio 2009 e degli esercizi successivi non ha consentito di comprendere quale sia la tipologia di spesa sostenuta nè a favore di chi sia stata erogata la somma da parte del direttore artistico”. In sostanza: a chi sono stati dati e dove sarebbero finiti i soldi? C’è dell’altro: “Debiti con saldo negativo (ovvero crediti .nda) sono stati riscontrati nei conti per utenze telefoniche. In questi casi i saldi negativi sono la conseguenza della rilevazione di pagamenti superiori alle fatture registrate. All’assenza di registrazione delle fatture ha fatto seguito la mancata detrazione dell’Iva”. Di fatto il disordine di cui si parla avrebbe portato la scuola a trovarsi nella situazione di aver maturato crediti nei confronti di gestori telefonici ma non si sa se li abbia recuperati.
DEBITI E BORSE DI STUDIO. Una particolare attenzione poi meritano i tre crediti iscritti "nei confronti dell’Associazione Punta Giara (15 mila 600 euro), Un Mondo di Eventi(2400 euro) e Associazione Capoterra 2000 (3850 euro)”. Permangono fino all’esercizio 2011 quando “vengono eliminati mediante un giroconto”. Con il quale in corrispondenza della riduzione del credito, “sono stati rilevati costi per premi e borse di studio”. Sostanzialmente, deduce il dirigente, è come se nel 2011 si dia atto del fatto che le associazioni abbiano erogato premi e borse di studio per conto della scuola e per importi tali da compensare il proprio debito. Desta sconcerto il fatto che “dalla documentazione in possesso non si evince quali siano gli atti che abbiano legittimato una simile procedura, non propria delle pubbliche amministrazioni”.
I CONTRIBUTI REGIONALI. Non è finita: per quanto riguarda i bilanci più recenti(che sono stati trasmessi dal direttore amministrativo ma mai approvati dal Cda) anche nel 2011 si riscontrano “le medesime problematiche con riguardo alle fatture delle utenze telefoniche” mentre non risulta essere stato rilevato il ricavo del contributo regionale, che transita per il Bilancio del Comune, dell’anno scolastico 2009/2010, "formalmente concesso per un importo di 245 mila euro e il ricavo per il progetto Pop Rock di ulteriori 200 mila euro”. Infine, last but not least, “come per il 2010 non risulta il ricavo del contributo regionale dell’anno (2011/2012) formalmente concesso per un importo di 260 mila euro”. Insomma probabilmente la Procura avrà altro materiale su cui lavorare.