ANNIVERSARI. Ha compiuto 69 anni il bomber azzurro più bravo e amato
 

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Da tutta Italia, ma non solo: il compleanno (ieri il numero 69) di Gigi Riva, per la Sardegna, è una sorta di festa nazionale, come il 14 luglio in Francia o il 4 luglio in America. O meglio, la festa di Rombodituono può essere semmai paragonata al thanksgiving day , il giorno del ringraziamento. Adesso, grazie alle nuove tecnologie, è possibile “contattarlo” per dirgli ancora una volta grazie. Per quello storico scudetto, ma non solo: più passa il tempo e più si ingigantisce il fatto che quella “scelta di vita” era una decisione vera, da uomo vero, di parola. Che ha una sola parola. Lo ha ringraziato anche la Federcalcio, sul suo sito, ricordando che nessun calciatore ha segnato tanto in maglia azzurra e chissà quando - aggiungiamo noi - ci sarà uno in grado di poter battere quel record di 35 gol in 42 partite che dura da quarant'anni. Esatti: perché era il 20 ottobre del 1973 quando Riva, a Milano contro la Svizzera in un match valido per le qualificazioni al Mondiale del 1974 in Germania Ovest, segnò il gol del 2-0. In Nazionale avrebbe poi giocato altre tre partite, senza segnare: in quel momento il suo record era ancor più illegale, 35 gol in 39 partite. E se escludiamo l'esordio in Ungheria, il 27 giugno del 1965 quando subentrò a Pascutti, il record cresce ancora: 35 gol 38 partite. Il suo avversario più vicino, oggi, è Gilardino con 19 gol, poi De Rossi (15), Pirlo (13) e Balotelli (12). La sensazione è che questo record durerà ancora a lungo. Molto a lungo. E la domanda sorge spontanea: quanto varrebbe oggi un attaccante così?
Nando Mura