Il festival senza casa
Il 4 luglio scorso, conferenza stampa per la presentazione dell'European Jazz Expo - in programma poi a fine mese al Parco della Musica - l'annuncio: «È un primo collaudo, la piazza Amedeo Nazzari ospiterà un'arena di duemila posti. Le prospettive che si apriranno per la rassegna saranno rilevanti, non ultima quella di poter programmare con largo anticipo, vista la disponibilità di una sede sicura. Possiamo già dire che il prossimo Expo si terrà dal 7 al 12 ottobre 2014». Così Massimo Palmas, patron storico del festival, davanti all'assessore regionale Sergio Milia e al sindaco Massimo Zedda, che disse: «Finalmente un parco della musica che trova la sua musica». E l'organizzazione si è messa subito in moto, innanzitutto con l'obiettivo di siglare un protocollo d'intesa con l'Ente lirico, tra l'altro, per “prenotare” i giorni. Impossibile.
Il 17 ottobre Palmas scrive al consiglio d'amministrazione dell'Ente: «Abbiamo avviato, col necessario anticipo, la complessa macchina organizzativa e mediatica della manifestazione... da tempo è in corso l'attività di promozione dell'Eje 2014, che prevede tra l'altro, dal 10 al 14 gennaio 2014, la presenza con uno stand all'Apap di New York, la più importante mostra internazionale del settore...». Insomma, si chiede certezza, sugli spazi, la disponibilità di date e questioni tecniche varie. «Non ci hanno neppure risposto. È offensivo, non meritiamo neppure la dignità di un minimo di attenzione?», sottolinea Palmas. Risultato: il Jazz Expo si farà altrove. Non si esclude Sassari.