Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Non ci sarà più il monopolio sugli spazi culturali»

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2013

L'INTERVENTO. La Giunta comunale
 

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Pubblichiamo una nota dell'amministrazione comunale di Cagliari sulla polemica legata agli spazi per gli spettacoli.

«Mettiamo in chiaro due punti. Il primo è che non servono proteste sui giornali di alcuni organizzatori di eventi musicali per mettere sotto pressione l'Amministrazione comunale che ribadisce ciò per cui si sta battendo: non ci sarà più un regime monopolistico nella gestione degli spazi come quello che si verificava per l'Anfiteatro e tutti i bei progetti dovranno avere l'opportunità di un equo accesso nei luoghi pubblici che anche quando dati in concessione rimangono pubblici, ovvero beni comuni che appartengono a tutti noi.
La seconda è che qualcuno continua a considerare “cultura” il concerto del big del momento il cui risultato si misura sul numero di biglietti venduti. La nostra idea è diversa: guardiamo alla cultura come motore di sviluppo urbano, economico e sociale, capace di innalzare la qualità dei luoghi, di coinvolgere attivamente le persone, le comunità, i quartieri. E in tutta la città deve arrivare la cultura, come è successo con l'emozionante concerto di Antonello Salis in piazza Magellano. Come riaccadrà all'Anfiteatro una volta riqualificato. E come è accaduto all'Arena Concerti, al Parco della Musica che per la prima volta questa estate è stato un teatro a cielo aperto o al Teatro Civico solo per parlare dei concerti. E come sarebbe accaduto al Palazzetto dello Sport. È convocata per mercoledì prossimo la Commissione di Vigilanza per il Pubblico Spettacolo, proprio per verificare gli allestimenti previsti per un concerto che è stato spostato dando comunicazione prima alla stampa che al Comune impegnato duramente per accogliere le richieste degli organizzatori. Non solo nel campo dei concerti. Ma anche, come dimostrano le lunghe sedute della Commissione di vigilanza delle ultime settimane, per far ritornare allo stadio la nostra squadra di calcio o per poter ospitare la Fedcup.
Crediamo che l'atteggiamento di alcuni abituati troppo bene per troppi anni mortifichi gli altri operatori culturali che lavorano senza clamore e regalano bellissime iniziative in ogni quartiere. A loro vanno i nostri più sinceri ringraziamenti».