COMUNE. Dopo le anticipazioni di marzo, pubblicati (quasi tutti) i dati ufficiali
Farris il più ricco, seguono Meloni, Andreozzi e Piras
A marzo erano in diciassette, ora solo in tre. Significa che qualcosa è cambiato, certo, ma ancora non tutti i consiglieri comunali hanno presentato le proprie dichiarazioni dei redditi aggiornate. Questioni di opportunità (politica), riservatezza, c'è poi chi giura di aver depositato i documenti ma sul sito del Municipio, dove da un paio di settimane sono on line tutti i dati, non c'è traccia. Impossibile sapere quanto guadagnano Gennaro Fuoco (Fli), Maurizio Porcelli (Pdl) e Fabrizio Rodin (Pd), anche se di quest'ultimo c'è una traccia del 2011 che parla di un guadagno (nel 2010) di 39mila euro all'anno. Teoricamente le regole sulla trasparenza - il dominus della materia in via Roma è il segretario generale Renzo Serra - prevedono una multa in questi casi: la «mancata comunicazione» dei redditi «dà luogo a una sanzione amministrativa pecuniaria da 500 a 10.000 euro a carico del responsabile» e «il relativo provvedimento è pubblicato sul sito internet dell'amministrazione». Poi in molti hanno deciso di non aggiornare i dati e costringere l'amministrazione a pubblicare sul portale i documenti del 2011. È il caso di Maurizio Chessa, Claudio Cugusi, Giovanni Dore, Anselmo Piras, Stefano Schirru e Filippo Petrucci. Per ora, nessuna reprimenda è stata portata a termine o anche solo programmata. Ma l'anno non è ancora finito.
FARRIS IL PIÙ RICCO Il più ricco è il capogruppo del Pdl Giuseppe Farris, che dichiara 158mila euro, provenienti per la maggior parte dalla propria attività di avvocato. I compensi legati alla carica di consigliere non raggiungono i 13mila euro (dati del 2012). Non risulta invece nessuna richiesta di rimborso per missioni - i viaggi legati alla carica - ed è questa la novità rispetto al passato: tutte le spese sono state pubblicate sul sito internet.
LA CAMPAGNA ELETTORALE Anche quelle relative alla campagna elettorale del 2011. Si scopre così che Massimo Zedda ha speso 134mila euro per sostenere la cavalcata che lo portò alla vittoria nel ballottaggio. Il sindaco, che ha dichiarato redditi per 81mila euro, ha chiesto rimborsi nell'ultimo biennio per 8mila euro. Si tratta in prevalenza di viaggi a Roma, dove il primo cittadino ha partecipato a riunioni nei vari ministeri o a incontri con i rappresentanti dell'Anci.
CALATE LE SPESE PER MISSIONI Da questo punto di vista le spese complessive sono calate rispetto al passato. Solo sedici consiglieri hanno chiesto rimborsi tra il 2012 e il 2013. Dopo Zedda, c'è Anselmo Piras: viaggi per 3.595 euro, anche in questo caso riconducibili alla carica nell'Associazione nazionale dei Comuni italiani. Nel centrosinistra la dichiarazione dei redditi più pesante è di Piergiorgio Meloni (Pd), 137mila euro lordi, seguito poi da Giuseppe Andreozzi (Rossomori) con 136mila. Il presidente del Consiglio Ninni Depau (Pd) dichiara invece 74mila euro all'anno. La sua indennità è diminuita nell'ultimo anno del 25 per cento: una rinuncia volontaria che ha portato l'importo lordo da 43mila euro (nel 2012) ai 35mila che Depau prenderà in tutto nel 2013.
LE PROPRIETÀ Infine, i tre che non hanno depositato i 730. Maurizio Porcelli non ha dichiarato immobili, auto o partecipazioni societarie. Si sa però che nel 2012 i suoi compensi di consigliere hanno sfiorato i 16mila euro. Rodin sostiene invece di aver dichiarato 40 mila euro ma sul sito del Comune risultano solo alcune variazioni rispetto a quanto depositato nel 2011 (questo è quello che risulta sul sito internet del Comune): l'acquisto di una nuda proprietà su casa e box auto, una Ford Ka e azioni di società quotate in borsa. Gennaro Fuoco non ha dichiarato il reddito ma può vantare case (tre nel Lazio, due in comproprietà in Sardegna), due auto (una Bmw X3 e una Fiat 500) e una moto Bmw, oltre a diverse quote societarie.
Michele Ruffi