Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Al mare come se fosse luglio

Fonte: L'Unione Sarda
4 novembre 2013


POETTO. Baretti e ricciai presi d'assalto, in spiaggia bagni, passeggiate e picnic
 

Ennesima domenica in costume per cagliaritani e turisti
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Cappellino calcato sulla fronte, settimana enigmistica in mano e due polpi nella rete. «Li ho appena presi». Giovanni, 74 anni, originario di Santu Lussurgiu e quartese d'adozione, li esibisce con orgoglio dal ponticello di legno di Marina Piccola. Dopo la pesca proficua di prima mattina si gode il sole sulla sua seggiola di plastica. «Finisco un cruciverba e mi faccio un'altra nuotata», annuncia col viso accaldato. A pochi metri di distanza Maria Lai, sessantacinquenne cagliaritana, si destreggia tra gli scogli con un'abilità da ragazzina. Costume bianco e pareo in pendant: «Come si può non fare il bagno? L'acqua è caldissima». Una rapida occhiata alla ricerca della roccia migliore. «Spero che il tempo tenga. Si sta troppo bene».
CLIMA ESTIVO Venticinque gradi sino all'ora di pranzo, il Poetto baciato dal sole è un richiamo irresistibile. L'estate senza fine regala un tre novembre da record. Parcheggi pieni e chioschi affollati, la domenica di metà autunno regala un'atmosfera da album dei ricordi sul litorale cagliaritano. I turisti si stupiscono, per gli habitué è quasi tutto normale anche se la stabilità del tempo regala certezze nuove: «L'anno scorso ho fatto l'ultimo bagno il trentun dicembre, a Calamosca», racconta Pierluigi Sanna, con le gambe semi-immerse e i capelli ancora bagnati.
TUTTI AL MARE «Mi son svegliato, ho visto il sole e ho deciso di non rinunciare al mare». Andrea Cossu, quarantadue anni, cagliaritano, ha appena sistemato l'asciugamano e la sedia a sdraio sulla fetta di spiaggia della prima fermata. «Prendo un po' di confidenza con la temperatura poi entro in acqua». Occhiali da sole, cuffiette nelle orecchie e sguardo puntato verso l'orizzonte, Silvia Pili, 32 anni, di Sestu, non lascia niente al caso: «Ho portato il pranzo al sacco, sino a quando resta il sole ne approfitto per abbronzarmi». I più piccoli giocano sulla sabbia con secchielli e palette come in piena estate, gli sportivi non rinunciano alla consueta corsetta lungo l'arenile trafficato.
TURISTI SORPRESI Inglesi, tedeschi e francesi: i turisti non mancano. «Fantastic!», esclama George, 54 anni, pancetta prominente e puntuale carnagione bianco latte di impronta britannica, senza perdere di vista i suoi due bambini a caccia di conchiglie. Natale è quasi dietro l'angolo, ma il capoluogo sardo mantiene il suo appeal da città del sole. «È la prima volta che vengo a Cagliari. Sono arrivato venerdì», racconta Giuliano Grandjean, trent'anni, belga. «È incredibile che abbiate questo clima a novembre. Siete davvero fortunati». Un po' più avanti Ignazio Mirtillo, 68 anni, mangia mandarini seduto sulla battigia. «Si sta troppo bene, anche perché il caldo è più gradevole di quello estivo. Una domenica perfetta». Totoni Farci, 66 anni, si spalma la crema protettiva: «Sono in pensione da due mesi, ne approfitto per venire al mare ogni giorno». Non è mai finita l'estate di Michela Puddu, 25 anni, abbronzatura perfetta: «Da maggio sono mancata solo quando è piovuto».
GIORNATA DI RICCI L'area attrezzata di Su Siccu è ancora chiusa, ma al Poetto e nel litorale quartese i ricciai ambulanti fanno affari d'oro dopo l'apertura ufficiale della stagione. Ore tredici e trenta, sotto il gazebo di Marina Piccola c'è la fila, e tra i tavolini di plastica non c'è un posto a pagarlo a peso d'oro. Ma qualcuno il pranzo lo porta da casa. Renzo Masci, 65 anni, addenta il suo panino al salame. «Abbiamo anche la frutta e la birra», dice indicando la borsa frigo accanto allo sdraio che sprofonda nella sabbia davanti alle Palmette. «Solitamente portiamo anche il digestivo, il liquore al basilico», precisa Luisa Garbati. «Ma ce lo siamo dimenticati».
Sara Marci