Gli organizzatori dello show del cantante: «L'assessore non ci ha dato risposte»
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I fan di Massimo Ranieri si dovranno rassegnare, oppure sacrificarsi e fare duecento chilometri. Il concerto cagliaritano salta di nuovo. Il primo, il 21 settembre, non si è fatto per problemi di salute dell'artista, questa volta (era in programma giovedì prossimo) è stato annullato dagli organizzatori a causa «della distrazione e della latitanza dell'assessore alla cultura». Così la data è stata spostata a Sassari, dove, anziché una (l'8 novembre, già sold out ) ora di serate con il cantante napoletano ce ne saranno due (anche il giorno prima, il 7). Chi ha acquistato il biglietto in città può decidere se andare a vederlo al Teatro Verdi - con un bus, andata e ritorno gratuiti - può optare per il rimborso (seguiranno dettagli) oppure aspettare un momento più fortunato - perché c'è un'ultima speranza di fare lo show, a fine gennaio prossimo, al Lirico.
Sono furibondi Antonello Gaviano, Toto Alcades e Roberta Cogotti dell'associazione “La Via del Collegio”, dicono che si sentono «presi in giro dall'amministrazione comunale». Raccontano com'è andata. E c'è soltanto la loro versione dei fatti, perché Enrica Puggioni non risponde ai giornalisti.
«Era agosto, d'accordo con l'assessore si era deciso di rappresentare lo spettacolo “Canto perché non so nuotare da... 500 repliche”», sottolineano gli organizzatori. «La Puggioni ci aveva detto che aveva bisogno di risollevare le sorti dello spazio Arena Grandi Eventi, “massacrato di continuo dai media e da alcuni organizzatori” - parole sue». L'idea era quella di allestire un concerto di enorme successo (in sette anni in giro per l'Italia ha registrato due milioni e mezzo di spettatori) la vigilia della visita di Papa Francesco, «per offrire un evento di livello alle migliaia di visitatori e di turisti e far fare una bella figura alla Giunta». Purtroppo però la sorte si è messa di traverso: a fine mese il manager di Massimo Ranieri chiama e annuncia che l'artista sta male, ricoverato per una diverticolite, reduce da un lungo intervento chirurgico. Ma, nonostante tutto, ci tiene tanto a venire a Cagliari, soprattutto in onore del Santo Padre, si impegnerà a rispettare l'impegno. Purtroppo alla fine non ce la fa. Ma siccome ogni promessa è debito, e Ranieri sa che qui lo aspettano in tanti, per novembre, dopo la convalescenza, c'è il via libera.
«Abbiamo subito contattato la sovrintendente dell'ente lirico, Marcella Crivellenti, per chiedere se il teatro era disponibile», proseguono, «e in contemporanea abbiamo valutato, sempre con l'assessore Puggioni, l'ipotesi Palazzetto dello Sport. Lei ci ha detto al telefono: facciamolo al Palazzetto». Per sicurezza, per fare le cose giuste, e perché l'allestimento costa un sacco di soldi, gli organizzatori si sono rivolti anche agli uffici, «mail, fax, pec, per ottenere la concessione e bloccare le date. Ci hanno informato, verbalmente, che la commissione comunale di vigilanza avrebbe risolto i problemi di agibilità della struttura i primi di ottobre». Nel frattempo dal Teatro lirico fanno sapere che «poiché per il 22 novembre si deve predisporre l'opera “I pagliacci”, non si garantisce il palco sgombro». Di conseguenza, «si punta tutto sul Palazzetto». L'11 ottobre, il dirigente Giambattista Marotto, alla richiesta di autorizzazione amministrativa presentata da “La via del collegio” risponde che «l'assessorato è ancora in attesa di ricevere comunicazioni da parte degli uffici tecnici comunali dell'esito delle verifiche sull'idoneità dell'impianto sportivo. Pertanto, essendo obbligatorio e vincolante il parere della commissione comunale di vigilanza per i pubblici spettacoli (presieduta dal sindaco o da un suo delegato, ndc.) spiace comunicare che alla data odierna non può essere garantita la disponibilità». Non ricevendo altre risposte - «tra l'altro l'assessore Puggioni non si è fatta più trovare» - Gaviano ha scritto una nota urgente a Massimo Zedda, chiedendogli «un intervento speciale, la concessione del Lirico, anche senza la seconda loggia, a un costo che ci consenta l'applicazione di alti sconti per gli abbonati del Teatro, affinché si ponga fine ad una faccenda che ci ha stremato e perché non si dica che a Cagliari non ci sono spazi e gli organizzatori sono abbandonati». Silenzio.
A Sassari sono ben felici di offrire ospitalità. «Lì, sindaco e assessore ci accolgono con cortesia e disponibilità, sono severi ma fanno in modo di risolvere eventuali problemi, e durante le conferenze stampa offrono perfino i pasticcini. Proprio un altro mondo».
Cristina Cossu