Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Isgas? Si tratta di una storia del tutto assurda»

Fonte: La Nuova Sardegna
11 dicembre 2008

GIOVEDÌ, 11 DICEMBRE 2008

Pagina 1 - Cagliari

Anche nel centrodestra monta la protesta contro la Giunta per il pasticcio del gas 



Ettore Businco (Udc): «Una commissione d’inchiesta chiarisca quel che è capitato»



Il centrosinistra: «Operazione che mostra la leggerezza con cui si gestisce la cosa pubblica»

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. «È assurdo, non è possibile firmare una transazione per una cifra di 37 milioni di euro con simile leggerezza», commenta Ettore Businco (consigliere comunale dell’Udc). La vicenda è quella dell’Isgas, il gestore del gas di città che ha chiamato in giudizio il Comune per 42 milioni di euro. La Giunta, su proposta del funzionario interessato, ha emesso una delibera per una transazione (da pagare) di 37 milioni. «Solo dopo l’amministrazione ha chiesto la consulenza di un esperto - continua Businco - che non solo ha detto che il Municipio non avrebbe dovuto pagare niente, ma che era l’Isgas a dover versare al Comune tre milioni».
Per l’opposizione la storia è significativa di come «questa amministrazione di centrodestra» gestisce la cosa pubblica. «La leggerezza e l’incompetenza dimostrati nella stesura della transazione sono tanto più gravi in quanto i rapporti con la società avevano già creato notevoli controversie e conflittualità», hanno scritto in una interrogazione urgente presentata dalla minoranza. Poi hanno chiesto formalmente la predisposizione di una commissione d’inchiesta. Proposta che anche Businco sostiene: «Io l’ho chiesta nella commissione consiliare ai Servizi tecnologici perchè ritengo che sia indispensabile per vederci chiaro. Penso che, a fronte dell’interessamento della magistratura (visto che la causa è partita dall’Isgas) vi debba essere anche quello politico: credo che sia indispensabile cercare di capire perchè è potuto avvenire tutto questo e quali sono le responsabilità politiche di quanto è capitato».
Secondo Ninni Depau (capo gruppo dei Ds) «tutta la storia è assurda, basti dire che con l’Isgas, il Comune ha un rapporto provvisorio sin dal 1995. Non solo: oggi il servizio è fornito, sempre dall’Isgas, ma in una situazione di provvisorietà di fatto perchè è scaduta anche la convenzione di provvisorietà». Per questo il centrosinistra ha chiesto di sapere «che su tutta la questione venga aperta un’inchiesta amministrativa. Non dimentichiamo che stiamo parlando del gas, quindi di un comparto che presenta anche profili di sicurezza che non vanno sottovalutati. Oltre al fatto che questa situazione di contenzioso ha bloccato qualsiasi nuovo allaccio».
Prima l’accordo, poi il ritorno indietro da parte dell’amministrazione, ma «tali errori - si legge nell’interrogazione - rischiano di provocare effetti devastanti nel bilancio del Comune e per la stessa credibilità dell’istituzione». Per questo motivo il centrosinistra ha domandato al sindaco se non si ritenga «che tale transazione abbia evidenziato una gravissima carenza della struttura amministrativa e di controllo del Comune ai diversi livelli dirigenziali». Inoltre, sempre a parere della minoranza, il mancato inserimento del contenzioso sui 37 milioni fra i residui passivi può «evidenziare profili di illegittimità o comunque una mancanza di trasparenza particolarmente grave considerata l’entità della somma». Mentre il fondo di riserva «previsto nel bilancio a fronte dell’entità della cifra e dei numerosi ricorrenti debiti fuori bilancio» è del tutto inadeguato. Da parte sua l’amministrazione comunale ha sollevato un problema di legittimità di fronte alle aspettative dell’Isgas. A parte le perdite - sostengono gli avvocati del Comune - Isgas «non ha riempito in tutto o in parte gli scavi che ospitano le tubazioni con materiale idoneo sulla base delle previsioni di capitolato». Inoltre, secondo i legali, «l’inidoneità dei ripristini stradali ha provocato in molte zone della città affossamenti di ampi tratti di manto stradale». Ma non è finita: nell’atto di costituzione in giudizio si dice che l’Isgas «ha realizzato o fatto realizzare opere nel complesso tecnicamente non idonee essendosi verificate, per ammissione della stessa concessionaria, nella rete cittadina perdite di gas per 700 mila metri cubi».
La protesta per la gestione di tutta la questione del gas cittadino non viene, però, solo dall’opposizione. Anche nell’Udc la questione è «fortemente criticata», come sottolinea Businco che precisa «che su tutta la vicenda si deve fare luce il prima possibile».