SANT'ELIA. Giovane coppia con una figlia di 18 mesi: «Ora non sappiamo dove andare»
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Seduto sugli ultimi scalini della rampa di scale. Mani sulla testa, sguardo basso a pensare che ne sarà di lui, della sua compagna e della loro bambina. Un giovane padre si prende un attimo di tregua dopo aver perso la casa che aveva occupato ad agosto del 2012.
Ieri è andato in scena un nuovo atto della tragedia che si intitola emergenza abitativa e che questa volta ha come teatro via Magellano 2, primo piano, quartiere Sant'Elia. È qui che Simone S., Alessia S., entrambi di 23 anni, e la loro figlia di 18 mesi sono stati sgomberati dal loro appartamento dopo una trattativa con un impiegato dell'Agenzia regionale edilizia abitativa, proprietaria di quella che fu la sua casa, un ufficiale giudiziario e un carabiniere che sfoderava sorrisi per alleggerire la tensione.
Alessia e Simone, una vita assieme nonostante la giovane età. Un'unione allietata dalla nascita della loro bimba, loro unica gioia in una vita fatta di sacrifici. «Mi arrangio come posso», spiega lui, «ora faccio il portapizze ma ho lavorato anche come fioraio, manovale, nei trasporti». Anche Alessia si è arrangiata come ha potuto. «Sempre in nero ma ora sono disoccupata. La rabbia è tanta perché non c'è nemmeno l'assegnatario che deve prendere possesso dell'appartamento e noi non sappiamo dove andare». In passato hanno vissuto dai loro genitori. Ma in entrambi i casi, gli appartamenti erano sovraffollati, spesso con malati, non adatti ad allevare una bimba piccola. Poi, nell'estate del 2012 si presenta l'occasione: l'inquilino del primo piano di via Magellano 2 muore. La casa rimane vuota e loro la occupano.
Fino a ieri, quando sono stati mandati via. «Perché non sgomberate chi ha “comprato” la casa e non paga nemmeno il condominio?», chiede a nome del vicinato Giuseppina De Agostini dell'associazione “Sant'Elia Viva” rivolgendosi ad Angelo Madeddu, impiegato dell'Area. Perché è questo lo scandalo che denunciano tutti, a partire dal consigliere comunale di maggioranza, Marisa Depau, eletta a Sant'Elia. Nel quartiere gli assegnatari degli alloggi popolari “vendono” illegalmente l'usufrutto della casa. Dieci, venti, trentamila euro, in qualche caso anche di più. «È chi “compra” dovrebbe essere mandato via», tuona Depau.
La rabbia c'è anche perché, nonostante la presenza di un minore, i Servizi sociali comunali non hanno mandato nessun assistente. «Li abbiamo avvisati martedì scorso», spiega Madeddu mostrando la lettera inviata al Comune. Di questa lettera all'assessorato delle Politiche sociali non c'è traccia. Anche un militare e Depau, avvisano l'ufficio competente ma a Sant'Elia non arriva nessuno. «Li abbiamo invitati a venire in circoscrizione ma non si sono ancora visti», fanno sapere nel pomeriggio dal Comune. Alessia e Simone durante lo sgombero non potevano allontanarsi, ma è in quegli uffici che dovranno andare per trovare una sistemazione per loro e per la loro piccola.
Mario Gottardi