Sant’elia
CAGLIARI Immigrazione, è il tema diattualità sul quale Rossella Urru e Giacomo Sferlazzo rifletteranno assieme oggi alla “Festa d’arte e di comunità” di Carovana e Malik iniziata ieri nel quartiere di Sant’Elia e dedicata agli incontri con “l'altro” ed ai rapporti, spesso conflittuali che legano il centro alle periferie. Utile a questo proposito una riflessione sul tema dell'immigrazione, trasformato in emergenza dalle tragedie del mare avvenute anche giorni fa nello specchio di mare di Lampedusa. Proprio dall’isola diventata punto di approdo e confine tra Europa, Asia e Africa giunge l’operatore culturale Giacomo Sferlazzo che rifletterà appunto su questo tema caldissimo alle 18 al Lazzaretto, insieme alla cooperante sarda. L'incontro sarà preceduto (alle 16) dai “Corpi in rivoluzione” raccontati dai video documentari inseriti nel progetto di cooperazione internazionale Revolutionary Bodies (2011), incentrato sulla riappropriazione degli spazi pubblici durante le rivoluzioni e resistenze Arabe. Mentre “Pixelated Revolution” (alle 17,30) videoconferenza con il libanese Rabin Mroué, analizzerà il ruolo dei cellulari e la loro evoluzione come testimonianza diretta dei massacri durante la rivoluzione siriana. Alle 19, il focus si sposta sugli “altri”, gli scrittori-“migranti” che pubblicano in Italia. “Creolizzare la mente, la narrativa come diritto di cittadinanza” è il titolo del dibattito che vedrà impegnati il critico Armando Gnusci con la scrittrice croata Sarah Zuhra Lukanic. Che racconterà l'esperienza di quelli scrittori-migranti che, in italiano, intrecciano storie e culture, alla ricerca di quello che avvicina a prescindere dalle differenze, costruendo sulla narrazione il percorso privilegiato dell'interculturalità. Un processo che, ormai, coinvolge l'Europa intera e che sarà esposto anche attraverso le immagini della mostra, a Cagliari in prima nazionale, curata da Luca Paulesu, “Noi cittadini d'Europa? Il fascino discreto della cittadinanza duale” che aprirà i battenti la mattina alle 12, in contemporanea all'inaugurazione di “E ovunque era lo stesso di Corto Quartese”. Si chiude alle 20 con il concerto della cantante tunisina Alia Sellami.