Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

E Celestini parlò alla Nazione

Fonte: L'Unione Sarda
18 ottobre 2013

Il cartellone Cada Die

 

Si parte il 26 ottobre alla Vetreria di Pirri con Marco Baliani e il tema dell'identità, si chiude il 21 dicembre con la compagnia Rossolevante impegnata in una produzione sulla disabilità. Nel mezzo, Cada Die Teatro, arricchisce la propria stagione con altri spettacoli, otto in tutto, all'insegna della qualità e della varietà delle proposte. Inoltre, anche quest'anno, non mancherà una sezione dedicata alla letteratura. Illustrato ieri nel centro culturale di via Italia da Giancarlo Biffi, attore, regista e direttore artistico, il cartellone punta come in passato a richiamare un pubblico eterogeneo formato da intenditori e neofiti. Baliani in compagnia della moglie Marta Maglietta porta sul palco la pièce dal titolo “Identità”. Nel pomeriggio, l'attore romano presenterà il libro “L'occasione”, edito da Rizzoli. Interverranno Giacomo Casti e Francesco Scanu. Il 2 novembre, la tematica dell'affido familiare sarà al centro del lavoro di Monica Corimbi di Bocheteatro, “Io chi sono?”. Il 9 la produzione Cada Die, “Benvenuto in…”, ispirata dal libro Giovanni Casula, “Benvenuto in psichiatria”. In scena Alessandro Mascia e Giorgio Del Rio.
Sette giorni dopo, sarà la volta di Stefano Cipiciani, autore e protagonista di “Ricordi con guerra”, storia di un fascista di campagna «piccolo piccolo», che viveva da sfollato insieme alla gente. Il 23, l'appuntamento più atteso del festival: Ascanio Celestini con “Discorso alla Nazione”, in cui l'attore ha immaginato «alcuni aspiranti tiranni che provano ad affascinare il popolo». Qualche ora prima, presenterà il libro “Incrocio di sguardi”, scritto con Alessio Lega. Coordinerà l'incontro la giornalista Paola Pilia. E poi: “Sogni”, della Scuola di Arti sceniche La Vetreria, il 29, “Marea la vita di ogni respiro” con Biffi e Pierpaolo Piludu, il 30, “Cuore di paglia”, il 7 dicembre, e “Merdra City o del Magnifico”, il 14, sempre della Scuola di Arti sceniche.
Carlo Argiolas