“Stiamo cercando di fare in modo che innovazione, creatività e competenze facciano da volano allo sviluppo culturale, economico ma soprattutto sociale del nostro territorio”. E' questo l'obbiettivo principale individuato da Enrica Puggioni, Assessore alla Cultura del Comune di Cagliari, alla presentazione della candidatura di Cagliari come capitale europea della cultura per il 2019.
CAGLIARI - "La candidatura non è solo di Cagliari ma è di tutta la Sardegna” tiene a precisare Puggioni, infatti vedrà coinvolti altri 24 comuni sardi oltre a diversi partner di natura pubblica e privata. Il progetto ha l'obbiettivo di costituire un percorso condiviso caratterizzato dalla partecipazione e dal coinvolgimento degli attori impegnati nel campo culturale e sociale, attraverso la piena condivisione delle informazioni e la valorizzazione dei paesaggi e delle realtà coinvolte.
L'ambizione, afferma Puggioni, “è reinventare gli spazi e il patrimonio immateriale, fatto da conoscenze e prassi che possono essere sviluppate in modo da diventare una risorsa attraverso il coinvolgimento di operatori culturali, economici e sociali”. La messa in rete di tradizioni e saperi rappresentanti della storia e della cultura sarda è senza dubbio il punto di partenza del progetto, con il quale la Giunta mira alla trasformazione di Cagliari in un grande laboratorio di sperimentazione artistica. “Volevamo dare un senso ad una serie di obbiettivi che abbiamo deciso insieme agli operatori e ai comuni con cui collaboriamo– ha spiegato -è importante sviluppare una capacità di attrazione per diventare luogo di sperimentazione, innescando la valorizzazione di ciò che già esiste e dei saperi radicati nella nostra terra”.
Punto centrale del progetto e delle attività da svolgere nell'ambito della candidatura è la partecipazione dei soggetti coinvolti infatti, “il patrimonio di conoscenza dei territori e di programmazione integrata ha costituito il punto di partenza della candidatura che è nata come sintesi e approfondimento sia di una visione strategica di sviluppo che di un metodo di partecipazione delle scelte pubbliche”.