PORTO. Bando da 8,3 milioni
La flotta peschereccia cagliaritana avrà presto un nuovo approdo in città. Una casa talmente grande da poter ospitare anche altre realtà imprenditoriali che vorranno investire sulle acque del capoluogo. L'Autorità portuale ha annunciato ieri la pubblicazione del bando di gara per la realizzazione della darsena dedicata alle imbarcazioni del settore. Alle spalle del molo Rinascita sorgerà uno spazio per 85 posti barca disposti in tre moli: quindici riservati a scafi lunghi fino a 30 metri, altri trenta per le imbarcazioni dai 18 ai 20 metri e i restanti quaranta a disposizione dei natanti più piccoli, dai 10 ai 12 metri.
«È un progetto con il quale riusciremo a recuperare una porzione di porto da troppo tempo dimenticata - ha affermato Roberto Farci, segretario generale dell'Autorità portuale - i nuovi spazi riusciranno a razionalizzare gli ormeggi in un unico punto. La speranza è che attirino anche altri imprenditori intenzionati a usufruire di strutture all'avanguardia. Sarebbe un'opportunità economica importante da sfruttare al massimo».
Attualmente i circa trentacinque pescherecci che fanno scalo in città sono sparpagliati tra la Calata Sant'Agostino, le banchine di Siccu e il molo Sabaudo. «Anche per questo motivo l'ubicazione, scelta in collaborazione con le associazioni di categoria, a pochi metri dal mercato ittico, sarà ideale per gli addetti ai lavori - ha sottolineato Farci -, l'ormeggio e lo scarico della merce saranno possibili in tempi brevi e con costi contenuti».
Otto milioni e trecentomila euro l'importo del bando, le imprese partecipanti avranno tempo fino al 12 dicembre per presentare le offerte. «Considerando i tempi di aggiudicazione della gara e la presentazione dei progetti operativi - ha spiegato, Alessandra Mannai, ingegnere dell'Area tecnica, il cantiere aprirà i battenti entro marzo 2014». «La società aggiudicatrice dovrà completare i lavori entro 497 giorni lavorativi - ha aggiunto Farci - ciò significa che entro il 2015 avremo la nuova darsena».
Non è passata inosservata l'assenza di Piergiorgio Massidda, presidente dell'Autorità sfiduciato da una sentenza del Consiglio di Stato, ma formalmente ancora in carica in mancanza di una comunicazione ufficiale del Ministero dei Trasporti.
Luca Mascia