Gruppi di supporter per ore fuori dall'impianto: «Questa incertezza deve finire»
Due giorni di estenuante attesa vissuta fuori dallo stadio e, virtualmente, nei social network. Tra le mille congetture tipiche di chi aspetta ormai da troppo tempo brancolando nel buio più totale, tra un post con foto su facebook che mostra i progressi dei lavori al Sant'Elia e tanti commenti di indignazione che ormai non si contano più, ecco che (non) arriva la tanto attesa risposta. Decisione ancora una volta rimandata al giorno dopo. Nessuno avrebbe creduto in un'attesa così lunga, eppure bastavano un sopralluogo e una semplice risposta positiva o negativa. Perché aspettare più di 48 ore?
TIFOSI DELUSI Nel gruppo facebook Dateci uno stadio i tifosi spazientiti e sdegnati scrivono di tutto e di più. «Vergogna!», dice Edoardo. «Per una decisione ci impiegano tre giorni. Ma avete visto lo stadio dentro? Se autorizzano sarebbe da denunciarli tutti, per ogni volta che non ci hanno fatto entrare a Is Arenas, mille volte meglio». Mario commenta così: «Poi magari, dopo tutto il casino di ieri e oggi, dicono anche di no». Intanto, gli amministratori del gruppo puntano il dito contro le tribune installate a Monte Urpinu per la Confederation Cup in programma a novembre e pensano a un esposto alla procura. Occorrerebbe «verificare se l'installazione di tali tribune amovibili sia stata preceduta dal rilascio delle adeguate autorizzazioni da parte del Comune di Cagliari, anche alla luce dei vincoli paesaggistici esistenti in loco», è quanto recita il documento preparato da Massimo Cocco e accolto da tantissimi tifosi rossoblù, che lo sottoscriveranno in massa.
COMMENTI VELENOSI Sul sito unionesarda.it Formell scrive: «Prende tempo? Ma perché non gli è bastato tutto quello che ha avuto? Certo che se gestiscono la cosa pubblica con questi tempi, beh! Poveraccio chi avrà a che fare con loro. Complimenti però almeno non ci avete annoiato». Anche Bit si scaglia contro la politica sarda: «Presidente a gennaio vendi tutti i pezzi grossi, mandi in campo la primavera così finiamo 'sto calvario. Ovviamente a giugno cancella il Cagliari calcio dalla faccia della terra, tanto non ti vogliono». Per i politici sardi: «Non ci sono parole, vi state mangiando pezzo per pezzo la nostra isola, la più bella del mondo». Al dice che «il Sant'Elia stava cadendo a pezzi il 1° aprile del 2012, dopo un anno e mezzo senza restauri, come volete che sia? In più metteteci che ci sono mezzi e detriti dappertutto, come fanno quelli della commissione sicurezza a dare l'ok? Se qualcuno si fa male? Altro che fra una settimana, ma neanche nel 2050 lo riapriranno!».
ZAZZARONI PUNGE ZEDDA In serata è arrivato anche il tweet dell'instancabile giornalista sportivo Ivan Zazzaroni, che ha seguito sempre da vicino la vicenda stadio, ponendola continuamente all'attenzione in campo nazionale. Aspro il suo commento che prende di mira il sindaco di Cagliari: «Nel frattempo il sindaco Zedda si sta facendo fotografare al Sant'Elia, dicono. Mondo ridicolo: alla fine lo dovranno anche ringraziare».
Valentina Caruso