CAGLIARI Svolta storica per il porto con uno spazio tutto dedicato ai pescherecci. Finora chi lavora ogni giorno in mare si era dovuto accontentare di ormeggi sparsi lungo tutta la lunghezza dello scalo, da Si Siccu, al pennello di Bonaria sino, andando verso il centro città, al molo Sabaudo e alla Calata Sant'Agostino. Non proprio il massimo della vita, soprattutto per quanto riguarda le operazioni di scarico. Ora si cambia con il via libera alla nuova darsena per i pescherecci: ottantacinque posti barca per dare più spazi ai pescatori cagliaritani e attirare magari anche nuove flotte. Pubblicato il bando di gara: la spesa si aggira intorno agli 8,3 milioni di euro. Previsti tre pontili: tutti attrezzati con parabordi, bitte e anelli d'ormeggio. E naturalmente le colonne per la fornitura di acqua ed energia. Previsti anche dei finger di collegamento tra le imbarcazioni. Ci saranno anche quindici postazione per natanti dai quindici ai trenta metri. Poi trenta per le imbarcazioni tra i 18 e i 20 metri e 40 da 10 a 12 metri. Il via ai lavori nell'area alle spalle del molo Rinascita è previsto entro febbraio-marzo. L'area è quella della zona ovest in corrispondenza dello sbocco del canale di guardia della laguna di Santa Gilla. Una zona da riqualificare regalando ai pescatori una piccola "patria" all'interno del porto. Conclusione delle opere nel 2015. «Un'operazione – ha detto Roberto Farci, segretario generale dell'Autoritá portuale – che consentirà di dare ai pescatori uno spazio tanto atteso su cui si sta lavorando da tre mandati, ma che, grazie all'interessamento del presidente Piergiorgio Massidda ha avuto una forte accelerazione nell'ultimo anno e mezzo. Allo stesso tempo permetterà di creare nuovi spazi per il diportismo». Assente alla conferenza stampa il numero uno Massidda: l'Authority aspetta ancora dal ministero comunicazioni sull'applicazione della sentenza del Consiglio di Stato che estromette l'ex senatore dalla guida dello scalo marittimo. Il conto alla rovescia è iniziato ieri.(s.a.)