No all’intervento del Comune che ha deciso di sradicare le piante di uno spazio verde tra via san Saturnino e viale Regina Elena. Oggi la mobilitazione degli abitanti di Villanova e delle associazioni ecologiste e di tanti intellettuali
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In pratica, stando ai residenti di Villanova, è successo questo. Un muro di contenimento del Terrapieno è stato restaurato qualche anno fa e al momento del restauro i canali di scolo sono stati otturati. Così il muro si è gonfiato e ora rischia seriamente di franare su via San Saturnino, minacciando passanti e auto. Ma a pagarne le conseguenze della messa in sicurezza del muro saranno gli alberi che da decenni decorano gli spazi verdi del viale: 5 pini sono già stati spazzati via e presto sarà il turno di tre “phytolacca” e una “schinus molle”. Così hanno deciso i tecnici dell’amministrazione comunale. Ma ecologisti, scrittori, attori, registi e abitanti, tutti (o quasi) sostenitori dichiarati del centrosinistra alle ultime elezioni, sono scesi oggi in piazza per contestare la decisione e chiedere all’amministrazione di esplorare soluzioni alternative che regalino agli alberi (anche potandoli) la possibilità di vivere ancora a lungo felici e contenti.
“Mettere il muro in sicurezza senza levare gli alberi è possibile” assicura Andrea Olla, del Cagliari social forum, “lo sostengono parecchi ingegneri che son stati interpellati: è sufficiente un sistema di pali a sostegno del muro. Dobbiamo far cambiare idea all’amministrazione e salvare le piante come facemmo per piazza Giovanni XIII”.
“Chiediamo che il Comune blocchi tutto e ragioni su un’alternativa”, ha dichiarato il regista Enrico Pau. Uno dei tanti intellettuali presenti, assieme allo scrittore Giorgio Todde e all’attore Mario Faticoni che ha recitato alcune poesie di Brecht. Tra gli altri voti noti quello di Maria Paola Morittu di Italia Nostra (che si è appellata al piano paesaggistico) e l’ex assessore regionale alla Cultura Maria Antonietta Mongiu.
L’assessore ai lavori Pubblici Marras ha dichiarato che 7 nuovi pini sostituiranno i 5 che sono stati portati via. Mentre oggi a rappresentare l’amministrazione c’era il capogruppo Idv Giovanni Dore che ha spiegato come gli uffici tecnici stiano vagliando soluzioni alternative. Intellettuali, ambientalisti e residenti ci sperano.