CAGLIARI
CAGLIARI Un’altra frenata. Anche la Commissione di vigilanza sul via libera all’utilizzo del Sant’Elia, prende tempo. Dalla riunione tenutasi ieri in prefettura, emerge la richiesta di ulteriori documenti al comune di Cagliari. passaggi quasi obbligati. E comunque, quasi scontati se si tiene conto che la società di Cellino ha lasciato lo stadio nell’aprile del 2012 proprio per una serie di problemi legati all’utilizzo col pubblico. Però, quel che fa scorrere un brivido lungo la schiena della tifoseria sono i tempi. Troppo stretti, da qui al Catania – incontro previsto per le 18 di sabato 19 – diventa complicato ottemperare a qualsiasi dettaglio. Insomma, i sostenitori di Sau e soci fanno scongiuri. Dopo la commissione comunale di vigilanza che avantieri ha chiesto al Cagliari documenti integrativi al progetto di restyling al Sant’Elia, con la risposta della società di Cellino a stretto giro, arriva dunque lo stand-by della commissione provinciale. Coordinati dal capo di gabinetto del prefetto, Enzo Floridia, gli esperti hanno esaminato le carte e i documenti per l’intera mattinata. Nel primo pomeriggio è trapelata la richiesta di altre informazioni. Nel giro di 48 ore sono giunte due frenate mica male. In barba, fatti due conti, alle chiamate a raccolta dei giocatori, che hanno in Conti un efficace portavoce, e dello staff tecnico, con l’sos lanciato da Lopez. Mario Frongia