Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ora è corsa contro il tempo

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2013

SANT'ELIA. Mancano documenti: col Catania si rischia ancora l'esilio a Trieste

 

Stadio: agibilità in bilico, lunedì l'ultima chance

 


Commissione comunale o provinciale, il risultato non cambia: servono nuovi documenti o il Sant'Elia non può riaprire. Le carte dovranno arrivare dal Comune, che a sua volta dovrà chiederne una parte al Cagliari, visto che il rossoblù sono fuori dai giochi e non partecipano alle riunioni. E in questa girandola di integrazioni, rinvii, ipotesi di sopralluogo e - a volte - tentativi di scaricare il barile, le possibilità di vedere tra una settimana sugli spalti dello stadio almeno 5mila persone sono sempre meno.
L'ultimo appello è fissato per lunedì mattina. La commissione comunale di vigilanza si riunirà un'altra volta e, si spera, esaminerà tutti i documenti necessari alla concessione dell'agibilità. Se non ci dovessero essere altre richieste, l'organo potrebbe portare a termine una visita al Sant'Elia prima di dare il via libera definitivo. Un nuovo rinvio metterebbe la parola fine al ritorno dei rossoblù a Cagliari, almeno per la sfida contro il Catania: per la società di viale La Plaia lunedì sarà l'ultimo giorno utile per poter comunicare il cambio di sede della partita, che per ora è sempre Trieste. Dopo i balletti dello scorso anno, con le partite spostate all'ultimo momento a causa del tira e molla sullo stadio di Is Arenas, la Lega calcio non tollera più modifiche dei programmi all'ultimo minuto.
Cosa manca per ottenere l'agibilità? Nessuno lo dice ufficialmente. Né il Comune né la Prefettura né gli altri enti coinvolti. Buio totale, trasparenza tendente allo zero. Fino a ieri non era ancora stato chiuso il verbale della commissione comunale, perché non tutti i componenti lo avevano firmato. Qualcosa però trapela dalla strana cortina che si è formata attorno ai lavori dell'organo municipale, che avrebbe fatto notare la mancanza di alcune certificazioni e documenti di collaudo, oltre a qualche difformità tra i vari progetti.
Il Cagliari, a cui è stata chiesta una parte degli atti mancanti, ha consegnato oltre 900 fogli già giovedì pomeriggio. Ma queste carte, almeno ufficialmente, verranno prese in considerazione solo lunedì mattina. Così funziona la burocrazia.
Ecco perché le richieste di «integrazioni» da parte della commissione guidata dalla Prefettura erano quasi scontate. Così la riunione di ieri mattina, a cui ha partecipato anche il sindaco Massimo Zedda, si è chiusa con un rinvio ai prossimi giorni. Ma il traguardo dei 16mila posti è troppo lontano (la Curva Sud deve ancora essere costruita) e quindi il vero obiettivo, adesso, è quello dell'agibilità per 5mila spettatori. Rimane in campo, pur senza grande considerazione, l'ipotesi delle porte chiuse: in questa maniera il Cagliari tornerebbe a giocare al Sant'Elia dopo un anno e mezzo e non sarebbe più costretto alla trasferta triestina. La delusione dei tifosi, ovviamente, sarebbe tanta.
Nonostante le brutte notizie arrivate dalle prime due riunioni delle commissioni, una piccola speranza di aprire lo stadio il 19 ottobre c'è ancora. Se ne riparlerà lunedì, quando il tempo dei rinvii sarà scaduto e ci sarà spazio solo per due risposte: o dentro o fuori, nessuna via di mezzo.
Michele Ruffi