L'IRA SUL WEB. Tra le numerose iniziative anche una raccolta di firme
«Le promesse si mantengono». È il pensiero unanime dei tifosi del Cagliari che avevano creduto alle parole dell'amministrazione cittadina, addirittura a inizio estate. Purtroppo però, settimana dopo settimana l'apertura dello stadio è stata inesorabilmente rimandata. Da principio si era parlato di fine agosto, poi di settembre, (contro la Sampdoria), infine, complice la pausa campionato (e quindi con altre due settimane a disposizione) sembrava certa la riapertura per la partita contro il Catania di sabato. Ma anche stavolta potrebbe essere fumata nera. I tifosi chiedono un incontro al sindaco, più volte negato, per sapere le reali motivazioni di questo ritardo e stanno valutando l'ipotesi di manifestare. Nel gruppo facebook Dateci uno stadio, Roberto propone: «Il 2 e 3 novembre Cagliari sarà al centro dell'attenzione nazionale con dirette tv. Davanti a 5000 spettatori. Quale migliore occasione per una manifestazione pacifica? No Cagliari no party».
Altri pensano di recarsi allo stadio domani alle 15.30, in occasione del sopralluogo della commissione comunale di vigilanza. Marianna e Luigi scrivono «Lunedì bisogna andare al S.Elia, chi può vada». Sul sito unionesarda.it, Senzapadroni, ricorda la recente dichiarazione di Daniele Conti: «Vedrete che saranno i calciatori del Cagliari a risolvere il problema! Perché come annunciato dal nostro Capitano, loro non giocheranno più fuori da Cagliari». Marco adirato scrive: «Avete fatto chiudere uno stadio perfetto, avete messo in prigione il presidente, state cercando di sequestrargli tutto, adesso non riuscite a mettere a posto uno stadio». Giuseppe Sini del Cagliari Club La Maddalena ha persino raccolto 1500 firme per chiedere la riapertura dello stadio. In un momento di apprensione e sdegno come questo, ci prova Orso bruno a smorzare la tensione con ironia: «Tranquilli siamo solo su scherzi a parte!».
Valentina Caruso