Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«No all'accorpamento con Sant'Elia»

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2008

Il preside e il personale docente contestano la riorganizzazione imposta dal ministero

L'istituto Tuveri di via Venezia contro il riassetto delle scuole

L'accorpamento proposto dal Comune tra l'istituto Tuveri e quello di Sant'Elia viene contestato da preside e docenti di via Venezia.
È disposto a rinunciare ad andare in pensione pur di «evitare che la scuola venga distrutta». Nicolò Buzzo, dirigente scolastico delle scuole secondarie di primo grado Tuveri, Regina Elena e Da Feltre, si oppone con tutte le sue forze al piano di riassetto scolastico che prevede la suddivisione delle tre sedi e l'accorpamento ad altrettanti istituti, tra cui il comprensivo statale Borgo Sant'Elia, da cui è previsto che dipenda la scuola Tuveri di via Venezia. «In sostanza», spiega il preside, «verrà cancellata la presidenza, che farà riferimento a quella di Sant'Elia». Una ripartizione sgradita ma soprattutto un abbinamento con Sant'Elia indesiderato, almeno a giudicare dalle lamentele. «Non abbiamo nulla contro quella scuola ma non riusciamo a darci una spiegazione. Anche perché i numeri suggerirebbero una scelta differente».
GLI ISTITUTI Sono 745 gli studenti delle tre scuole, «contro i 220 dell'istituto di Sant'Elia. Nel nostro caso, i parametri del numero di alunni, che devono superare le 500 unità senza oltrepassare la soglia di 800, sono perfettamente rispettati. Significa che le nostre strutture non rientrano tra quelle da dimensionare». Buzzo è determinato a non cedere: «Questa ripartizione decreterebbe la nostra rovina. Ecco perché non voglio andare via, anche se la pensione era già prevista a partire dal primo settembre del 2009, dopo tanti anni di servizio». La richiesta, appoggiata anche da numerosi insegnanti e genitori, non potrebbe essere più chiara: «Chiediamo che la nostra scuola non subisca nessuna modifica. Esiste oltretutto una direttiva ministeriale dello scorso novembre che limita il dimensionamento ai soli istituti che non sono in regola con i parametri. Come faremo, poi, a suddividere materiali e archivi?». Per Elisabetta Caria, docente di francese, è anche una questione di identità. «La Tuveri, scuola dell'Amsicora, è diventata un punto di riferimento del quartiere, per cui vengono realizzati numerosi progetti. Siamo un po' preoccupati».
IL COMUNE Sul caso interviene anche l'assessore alle Politiche scolastiche Edoardo Usai. «Non cambierà nulla. Solo la presidenza non sarà più in via Venezia perché rimarrà solo quella del Borgo. Sarebbe un suicidio chiudere un presidio importante di legalità come quello di Sant'Elia. Visto l'imminente pensionamento e la posizione delle due scuole, fattore importante, è stata compiuta questa scelta».
MARIANGELA LAMPIS

06/12/2008