L’assessore ai lavori pubblici Luisa Anna Marras risponde all’interrogazione sulla demolizione del muro di via San Saturnino e della rimozione dei pini. Parete compromessa e gli alberi “incompatibili”. La nuova vegetazione scelta coi residenti
redazione@cagliaripad.it
Parete era compromessa e gli alberi “incompatibili”. Sarà piantato nuovo verde, scelto assieme ai cittadini. Risponde così l’assessore ai Lavori pubblici Luisa Anna Marras all'interrogazione urgente sulla demolizione del muro e rimozione delle piante in via san Saturnino, presentata dal presidente della commissione Cultura Francesca Ghirra, Sel e dai consiglieri Dore (Idv), Murgia (Pd), Petrucci (Meglio di prima non ci basta) e Lobina (Federazione Sinistra).
L’intervento è stato deciso nel 2011, ma l’esecuzione è di questi giorni. Oltre a demolire il muro di tufo (a suo tempo intonacato occludendo i canali di scolo previsti originariamente), si stanno abbattendo 5 pini e le piante arbustive presenti: 3 “phytolacche” e uno “schinus molle” per sistemarli provvisoriamente al vivaio e ripiantarli poi al loro posto originario.
Tante le proteste in città. L’ex presidente della circoscrizione del Centro storico Gianfranco Carboni, senza entrare nel merito tecnico della questione ha fatto appello “alla questione politica, coerente con le tante battaglia ambientaliste fatte in passato dalla sinistra in città”. “La distruzione di Terrapieno”, ha invece denunciato Maria Paola Morittu, di Italia Nostra, “abbattimento di alberi quasi secolari. L'ennesimo scempio deciso dall'Assessorato ai Lavori Pubblici e approvato dalla Giunta comunale sopra le teste dei cittadini”
Oggi Ghirra e gli altri 4 consiglieri comunali hanno chiesto all’assessore se sono state valutate delle alternative a questo progetto, hanno avanzato dubbi sulla necessità di abbattere i 5 pini e chiesto la sistemazione in quell’area le stesse piante che ci sono adesso.
In serata la risposta della Marras. L’assessore ha spiegato che il consolidamento del muro è impossibile a causa dello stato di degrado in cui si trova. Mentre la vegetazione presente è stata ritenuta incompatibile con quella sistemazione da una conferenza di servizi a cui hanno preso parte tutti gli enti preposti alla tutela. Le piante che verranno rimosse saranno reimpiantate in altre aree della città. L'assessore si è resa però disponibile a ragionare insieme ai cittadini sulla scelta del verde da reimpiantare nel terrapieno.