Mano tesa del Comune, l'assessore Orrù: "Cagliari città multietnica, in prima linea sul tema dell'immigrazione e dell'integrazione"
Autore: Federica Lai il 09/10/2013 15:05
Sono 6 mila gli stranieri residenti a Cagliari potenzialmente interessati alla richiesta della cittadinanza italiana. Domani un incontro organizzato dal Comune, la Prefettura, e la Consulta comunale per l’immigrazione, per spiegare agli stranieri interessati quali procedure seguire per avere il diritto alla cittadinanza italiana. L’appuntamento è alle 16.30 al Piccolo Auditorium, e si tratta del primo traguardo raggiunto dalla Consulta comunale.
"Cagliari è una città multietnica – ha spiegato l’assessore alle Politiche Sociali, Susanna Orrù - e in prima linea sul tema immigrazione. L'obiettivo dell'incontro di domani è fornire agli stranieri la conoscenza degli strumenti per ottenere la cittadinanza, perché in tanti non solo non sanno come fare ma non conoscono neanche la possibilità di ottenerla".
Alla richiesta hanno diritto i bambini nati in Italia da cittadini stranieri oppure stranieri residenti da almeno dieci anni sul suolo italiano. "Non e' un percorso facile - ha sottolineato la presidente della Consulta, Lina Zhan – L’iniziativa di domani è importante per far conoscere agli stranieri le possibilità che la legge offre loro. Il nostro obiettivo è che Cagliari possa diventare una vera e propria città multietnica ".
"L’amministrazione comunale – ha aggiunto il presidente della commissione Politiche Sociali, Fabrizio Rodin - si sta occupando dell'accoglienza e inclusione degli immigrati, ma questo non significa trascurare le esigenze dei cagliaritani. L'impegno è intenso e costante per l'intera città. Basta pensare ai 530 mila euro risparmiati grazie alla chiusura del campo Rom che vengono riutilizzati per aumentare i posti negli asili nido o al progetto per le case di riposo per le quali stiamo cercando di abbassare i prezzi elevando la qualità dei servizi. Il ruolo della Consulta degli immigrati è molto importante, ma perché funzioni è necessaria la partecipazione di tutte le istituzioni".