Il Comune precisa: "E' un intervento inevitabile, quel tipo di vegetazione è incompatibile con la sicurezza del muro"
Autore: Federica Lai il 09/10/2013 18:46
Alta tensione sull’abbattimento degli alberi di Terrapieno. Il caso finisce in Consiglio comunale con un’interrogazione urgente presentata dalla consigliera di Sel, Francesca Ghirra, insieme Murgia (Pd), Dore (Idv), Lobina (Federazione di Sinistra), e Petrucci (Meglio di prima non ci basta). Intanto oltre alle lamentele dei residenti, si aggiungono quelle degli ambientalisti che stamattina hanno manifestato contro il taglio degli storici alberi. “Ci scusiamo per la mancanza dell’informazione e della comunicazione con i cittadini – ha risposto l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Anna Marras – ma si tratta di un intervento inevitabile, perché quel tipo di vegetazione non è compatibile con la sicurezza. Sono previsti dei lavori di cantierizzazione probabilmente fino a febbraio, e la demolizione e ripristino del muro, precisamente nel tratto che conduce alla via San Saturnino, lungo 62 metri. Un intervento di 312 mila euro, messo nero su bianco in un progetto del 2011. La vegetazione presente nel Terrapieno non è compatibile con la struttura del muro, che ormai è danneggiato e necessita di una messa in sicurezza. Si tratta di 3 'phyolacche' e 1 'schinus molle', che non saranno abbattuti, ma espiantati e spostati nel vivaio comunale di Corongiu. Mentre per quanto riguarda i 6 pini, verranno tagliati, e sarà possibile metterne poi di nuovi, o comunque una tipologia di vegetazione simile. Al termine dell’intervento di messa in sicurezza del muro abbiamo intenzione di interloquire con i residenti per decidere insieme quali tipi di piante mettere, con la premessa che un certo tipo di vegetazione non sarà ammessa per motivi di sicurezza”.