Le proteste per i pini abbattuti nel Terrapieno e un tratto chiuso in via Macomer
L'assessore Marras: «Prima di tutto la sicurezza dei cittadini»
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La protesta di ambientalisti e residenti del quartiere Villanova è scoppiata ieri mattina anche se una delibera di Giunta aveva pianificato tutto quasi due anni fa. Colpa del cantiere aperto in via San Saturnino. «Lavori di demolizione e ricostruzione di un muro di sostegno» recita il progetto, ma dietro le parole si nascondono effetti collaterali inattesi.
Nel Terrapieno di via Regina Elena, sono stati infatti abbattuti cinque pini e presto saranno anche rimossi quattro arbusti (le cui radici premono proprio sul sottostante muretto da ricostruire).
L'intervento ha fatto insorgere gli amanti del verde, mentre la chiusura del tratto di via Macomer dalle 7,30 alle 18,30, per agevolare il passaggio dei mezzi pesanti, ha fatto infuriare i residenti del quartiere che temono l'isolamento della zona. «L'amministrazione non ha alcuna intenzione di tagliare indiscriminatamente il patrimonio arboreo - si difende l'assessore ai Lavori pubblici Maria Luisa Marras - ma ha il dovere di mettere al primo posto la sicurezza dei cittadini. I pini abbattuti saranno ripiantati a conclusione dei lavori, ma le piante che hanno causato il cedimento della struttura non sono compatibili con il contesto urbano e saranno trapiantate all'interno di uno dei nostri parchi cittadini».
I dubbi restano però per i residenti di via Macomer, via San Saturnino e via Giardini che per oltre due mesi, ogni giorno, festivi esclusi, non potranno raggiungere in auto le proprie abitazioni per undici ore su ventiquattro.
Luca Mascia