'Click!' foto e animazione giovanile per i ragazzi europei a Cagliari Dal 10 al 18 ottobre, 26 partecipanti provenienti da undici paesi d'Europa seguiranno un corso di formazione intensivo organizzato dall'Associazione Interculturale NUR
Redazionemartedì 8 ottobre 2013 10:27
Commenta
Foto tratta da dnpphoto.eu
26 ragazzi provenienti dall'Armenia, Croazia, Portogallo, Romania, Slovacchia, Spagna, Turchia, Ucraina, Ungheria e Italia parteciperanno a un corso di formazione intensivo su fotografia e animazione giovanile organizzato dall'Associazione Interculturale NUR e finanziato dal programma "Gioventù in Azione" della Commissione Europea.
I giovani utilizzano con sempre maggior frequenza e immediatezza una comunicazione basata sulle fotografie. I motivi sono diversi ma quelli principali sono l'immediatezza del messaggio fotografico e la semplicità di accesso agli strumenti digitali necessari. Infatti - si legge nella nota di presentazione - il costo delle fotografie si è sostanzialmente ridotto a zero dalla fine dell'era del rullino fotografico e la diffusione di telefoni cellulari predisposti alla cattura di foto e video in alta definizione è ormai capillare, specialmente fra i minori di 30 anni. Si aggiunga a questo che Internet oggi, per i più giovani, quasi coincide con la comunicazione nei social network via smart-phone. Paradossalmente nei ragazzi della generazione chiamata (a nostro parere a torto) dei "nativi digitali", si assiste ad un crescente analfabetismo informatico con ragazzi che non sanno usare un computer o non lo usano sfruttandone appieno le potenzialità, che non hanno quasi dimestichezza con la posta elettronica e che sono spesso ignari delle più elementari norme di sicurezza informatica, specialmente quando concerne la difesa della privacy, propria o altrui.
La comunicazione on-line diventa sempre più centrata sulle immagini scambiate nei social network. Basti pensare che la sola piattaforma Facebook ha dichiarato (agosto 2012) che le immagini caricate giornalmente dai suoi utenti attivi sono ormai 300 milioni. 50 milioni in più della situazione rilevata a febbraio dello stesso anno, soltanto 6 mesi prima!
In questo contesto si sente un forte bisogno di maggior consapevolezza del potere delle immagini, sia positivo che negativo (si pensi ai fenomeni di cyber bullismo basati sulla diffusione di foto e video offensivi e discriminanti o alla diffusione di immagini pedo-pornografiche scattate dagli stessi soggetti delle foto disposti a venderle in cambio di sciocchezze come un nuovo telefono o pochi Euro). In particolare ci preoccupa la trasversalità nell'accesso ai social network ed agli smartphone "low cost" che rende le dinamiche sopra descritte una caratteristica riscontrabile anche (e per certi versi soprattutto) nei contesti di maggior disagio socio-economico e di minore vivacità culturale.
Sono queste le caratteristiche di fondo delle aree in cui noi e la maggior parte dei nostri partner in questo progetto ci troviamo ad operare. Il contesto sardo, in maniera dirompente, riflette e amplifica tutte queste peculiarità in quanto la Sardegna, oltre che della condizione di isolamento geografico, soffre per condizioni economiche disastrose che la rendono una regione con i tassi di disoccupazione giovanile e di abbandono scolastico tra i più alti d'Europa, in particolare nelle sue zone rurali più lontane dai principali centri amministrativi.
Pertanto l'obiettivo principale del corso è quello di trasferire agli youth leader e animatori giovanili partecipanti al corso ed alle loro rispettive organizzazioni di appartenenza, un insieme di strumenti e conoscenze che permettano di comprendere meglio la fotografia, di sviluppare una maggiore consapevolezza dei meccanismi della comunicazione (specialmente quella sociale) attraverso le immagini e di raggiungere le competenze tecniche minime per un salto qualitativo nell'uso della fotografia e nel coinvolgimento, attraverso di essa, dei giovani di aree con minore offerta culturale quali quelle rurali o depresse.
La scelta della macchina fotografica di tipo reflex - conclude la nota - è in questo caso una scelta obbligata. Se infatti il meccanismo stesso della fotografia tramite cellulare, il cosiddetto "point, shoot & send", favorisce un approccio non riflessivo alla fotografia, l'utilizzo consapevole della reflex offre, oltre alla possibilità di immagini tecnicamente ed esteticamente molto migliori, la possibilità e quasi l'obbligo di fare fotografie più studiate, più profonde perché frutto di una riflessione e necessariamente più meditate data l'esigenza del loro passaggio su PC prima dell'eventuale invio sul web.