A Cagliari la mostra collettiva internazionale ICON Le opere di ICON sono tutte di forte impatto visivo ed emotivo.[Claudia Piras]
di Claudia Piras
Wake Art presenta ICON- Intrepretazioni CONtemporanee di Guerra, Pace e Libertà, in mostra fino all'11 ottobre alla Cittadella dei Musei, con il contributo del Comune di Cagliari.
Una produzione dell'associazione formatasi nel 2012, che ha come mission principale la promozione e il marketing culturale grazie alla presenza al suo interno di specialisti nel settore dei beni culturali e della comunicazione; l'idea di ICON nasce dalla commemorazione dei 70 anni trascorsi dai bombardamenti su Cagliari ma propone una riflessione su temi universali come la guerra e la pace, legando la memoria e il dolore della città a quelli del resto del mondo. 40 artisti hanno partecipato alla call e 25, provenienti da tre continenti, sono stati selezioni per esporre, il risultato riflette l'ampia possibilità che è stata data in termini di scelta di tecnica e di linguaggio. Troviamo infatti la videoinstallazione autobiografica "Inner war" di Giulio Barrocu , impegnato nella sua guerra personale contro una malattia autoimmune, opera coraggiosa e di forte impatto emotivo, insieme ad una suggestiva rappresentazione della lapidazione femminile, "Lost war" della fotografa Alessandra Madeddu: una foto che mostra delle pietre e sul retro l'immagine di una calla, ai piedi giace un manichino coperto da un lenzuolo bianco. Non manca l'arte figurativa che trova nei due collage "La Libertà guida il popolo?" di Claudia Castangia e "Italy Pizza" di Gianluigi Concas (IperPlastico) i suoi momenti più originali; la prima opera reinterpreta il famoso quadro di Delacroix in chiave contemporanea, mentre la seconda rappresenta un'Italia sempre più alla deriva tra frecce tricolori e corpi nudi esibiti senza criterio.
L'illustratrice Roberta Ragona racconta il tema dell'assenza, un bacio che rappresenta il saluto alla persona amata che parte per la guerra, mentre il recupage di Matteo Ambu è un teschio scoperchiato in cui sorge un paesaggio apocalittico, al centro la speranza rappresentata da una giraffa, unica forma di vita. Da segnalare ancora Marcello Nocera e la sua "Ballerina" , "Zeitgeist" di Fabio Buonanno, la serigrafia "Untitled" di Gaetano Musto e il video di Tero Raty dedicato al blues maliano e alla pesante censura a cui è sottoposto ad opera dei jihadisti. Le opere di ICON sono tutte di forte impatto visivo ed emotivo, il risultato è un'esposizione di cui godere con gli occhi, con il cuore e con la testa. Ospite speciale della mostra, il progetto multimediale "Radici Aeree" realizzato da TRW e StudioVuoto e già presentato al pubblico in occasione di Monumenti Aperti 2013: l'archivio sonoro "La Radio dello Spazio" di Valeria Muledda (StudioVuoto) sarà fruibile tutti i giorni, mentre i due video "Warloops" di Elisabetta Saiu (TRW) e "L'Architetto Verde" di Marta Anatra (TRW) saranno proiettati durante l'evento di chiusura venerdì 11 ottobre.