Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

« Stadio , non più prese in giro»

Fonte: L'Unione Sarda
8 ottobre 2013


IL CASO SANT'ELIA. Duro comunicato dei tifosi rossoblù contro il Comune
 

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I tifosi del Cagliari scendono in campo. Contro il Comune, ufficialmente, e lo fanno con un comunicato duro, stanchi - dicono - di promesse e impegni non mantenuti: «Chiediamo una volta per tutte chiarezza e sicurezza sul futuro, quando lo stadio Sant'Elia sarà aperto e se sarà mai aperto».
IL COMUNICATO Al Centro di coordinamento, guidato (dopo la riconferma) da Tore Saba e con un consiglio ringiovanito e molto appassionato, sono convinti che la gara col Catania, in programma sabato 19 alle ore 18, non si giocherà al Sant'Elia. E nel comunicato, diffuso ieri sera, la loro convinzione è mista a delusione, profonda: «Abbiamo intenzione di fare tutto ciò che sarà necessario per manifestare il nostro sdegno nei confronti delle istituzioni sarde, in particolare nei confronti del Comune di Cagliari, colpevole di aver promesso l'apertura dello stadio, ripetutamente in questi mesi, illudendo i tifosi del Cagliari, prendendoli in giro in ogni occasione ed in ogni momento, sicuri probabilmente che la comunità cagliaritana non sia più interessata alla questione dello stadio del Cagliari». Da via Ariosto si chiede «una volta per tutte chiarezza e sicurezza sul futuro, quando lo stadio Sant'Elia sarà aperto e se sarà mai aperto». Non solo: «Chiediamo ai simpatizzanti del Cagliari di lottare contro l'ingiustiza che sta vivendo l'intera tifoseria rossoblù. Il tempo delle chiacchiere è finito, l'unica cosa che importa è che la squadra rossoblù abbia un campo in cui giocare e ai tifosi uno stadio in cui tifare». Il tempo delle promesse «è finito». (v.ca.)