Torri faro accese e tappe forzate per riaprire l'impianto il 19 ottobre in occasione di Cagliari-Catania
Atteso per venerdì 11 il via libera della commissione di vigilanza
L'anima dei Distinti, quel reticolo di tubi su cui verranno poggiati tavoloni di metallo e seggiolini, c'è già. Lo hanno costruito a tempo di record gli operai del Cagliari, al lavoro mattina, sera e notte. Dopo il tramonto il cantiere viene illuminato a giorno dalle otto torri-faro: l'obiettivo è di concludere le opere in programma entro l'11 ottobre. Dopo aver terminato la Curva Nord e il primo “formaggino”, cioè l'angolo di raccordo tra i due settori, ecco gli spalti del versante Ovest. La prossima settimana verrà costruita invece la Curva Sud: la capienza arriverà così a 16mila spettatori, obiettivo finale dell'impresa.
Non è solo l'ottimismo di Achille Serra, inviato dalla Lega Calcio in città mercoledì scorso, a dar speranze ai tifosi. Dentro il Sant'Elia si lavora realmente senza sosta. Anche l'impresa incaricata dal Comune non perde tempo. Il tabellone luminoso è stato demolito. Gli spogliatoi sono ormai pronti. Tutto procede, per ora, secondo le ultime previsioni.
Per quanto riguarda l'agibilità, si lavora su due strade parallele. Giovedì il servizio Lavori pubblici del Comune ha presentato in prefettura il progetto definitivo della ristrutturazione dello stadio, quello per la realizzazione di 16mila posti. E ieri mattina l'ufficio territoriale del Governo ha convocato la commissione provinciale di vigilanza. Sarà quest'organo, venerdì prossimo, a pronunciarsi sull'apertura dello stadio con la massima capienza prevista. Ma il giorno prima, cioè giovedì, potrebbe arrivare un altro «via libera» rassicurante: il 10 ottobre infatti è in programma la riunione della commissione comunale di vigilanza, chiamata a esprimersi sull'autorizzazione a disputare la partita Cagliari-Catania di fronte a 5mila persone. In realtà il Municipio (competente per la capienza ridotta) aveva convocato l'incontro per lunedì prossimo. Non tutti gli enti coinvolti erano disponibili. E alcuni - ad esempio, i vigili del fuoco - avrebbero chiesto più tempo per esaminare le carte.
Secondo il prefetto Serra, delegato agli impianti sportivi della Lega Calcio, non ci sarebbero problemi per il raggiungimento di questo traguardo intermedio: «I lavori sono già pronti, contro il Catania non credo ci saranno problemi ad aprire lo stadio per 5mila persone», ha detto al termine del sopralluogo al Sant'Elia, ribadendo il concetto poche ore dopo all'uscita dal Municipio di via Roma, dove aveva appena incontrato il direttore generale Cristina Mancini. Insomma: per la Lega, l'agibilità con capienza ridotta sarebbe un salvagente sicuro, nonostante il Cagliari lo abbia ritenuto negli ultimi giorni un obiettivo più difficile da raggiungere, per colpa delle particolari procedure da seguire e di alcuni passaggi - paradossali - della burocrazia. In questo caso verrebbero aperte solo Tribuna centrale e Curva Nord. Ma sia in casa rossoblù che negli uffici di Palazzo Bacaredda non mancano le speranze per riaprire il 19 ottobre, data della sfida contro il Catania, tutti settori del Sant'Elia.
Michele Ruffi