NUOVE IMPRESE. In arrivo in città
Sfoglia con uno swipe, ingrandisci con un pinch. Fai un tap, fai un doppio tap: questo è il manuale d'istruzione per l'uso e il consumo della Città digitale da toccare con un dito e sfogliarla in vetrina.
Sono gli info point di nuova generazione, un contenitore multimediale di informazioni commerciali e istituzionali per conoscere la città, a portata di mano sempre e con pochi semplici gesti. News, eventi, informazioni sul territorio scorrono sulle vetrine di esercizi commerciali o luoghi pubblici, tracciano percorsi di visita per turisti e residenti sfruttando il sistema di geolocalizzazione e offrono la possibilità di prenotare un ristorante o un hotel direttamente dalla strada.
Il progetto pilota è partito nel mese di aprile a Ravenna e nei prossimi giorni troverà casa anche qui, dove è nato: Cagliari, Quartu Sant'Elena e Lugano saranno le prossime città digitali.
Dieci anni spesi nel settore vendite di Seat pagine gialle, Mariano Contu, cagliaritano e General manager di Citta digitale, ha assistito alle trasformazioni tecnologiche che hanno rivoluzionato il mercato pubblicitario, passando in un guizzo dalla carta alla fibra ottica, dagli elenchi da sfogliare ai touch screen da scrollare. «Questo progetto è la naturale evoluzione dei sistemi di comunicazione perché l'adattamento all'ambiente è nel nostro Dna. Ero in attesa in un centro di assistenza hardware - ricorda Mariano Contu - quando vidi alcuni tecnici che fissavano qualcosa sopra un pezzo di vetro e la collegavano ad un proiettore e ad un pc. Dopo alcune prove, la superficie non solo riceveva le immagini, ma i tecnici erano in grado di eseguire i comandi direttamente dal vetro».
L'incontro con le pellicole capacitive accende come multipli di pixel la mente di Contu e le possibilità che il sistema può offrire. «Con i miei due soci romagnoli che insieme possiedono il restante 50% del marchio Citta digitale, abbiamo cominciato a pensare come le vetrine interattive avrebbero potuto cambiare le nostre abitudini nella ricerca delle informazioni direttamente dalla strada e con uno strumento accessibile a tutti e gratuitamente». Ma se l'investimento finanziario è totalmente a carico dei tre soci, e il soggetto principale, cioè il Comune, ne beneficia gratuitamente, è gioco forza che l'idea si debba reggere su altri proventi, che arrivano in tempo reale da commercianti ed esercenti di attività varie: l'acquisto degli spazi promozionali nelle vetrine interattive diventa il core business del progetto made in Cagliari consentendo ai tre soci di rientrare nei costi (140 mila euro) sostenuti per la realizzazione del software e delle pellicole dei punti informativi.
Matilde Gianfico