I dati del Comune
CAGLIARI Italiani brava gente, ma gli stranieri ancora di più: per il turismo in città fanno la differenza. Il boom per Cagliari arriva proprio dall'estero: +25.76 sugli arrivi e +22.18 sulle presenze. Percentuali che compensano l'unico segno meno, quello degli arrivi italiani: decremento del 5,32 per cento. La consolazione è, sempre parlando del nostro Paese, è che almeno le presenze tengono, anzi aumentano leggermente con un +1.37. Sono i dati forniti relativi all'assessorato al turismo guidato da Barbara Argiolas è entrati a far parte del riassunto di due anni di giunta Zedda. I numeri si riferiscono al periodo gennaio-luglio. Non disponibili ancora quelli di agosto, ma i buoni dati dell'aeroporto di Elmas per il mese più caldo dell'estate fanno pensare a un'ulteriore crescita. Sommando italiani più stranieri il saldo rimane alla fine più che positivo: +3.64 sugli arrivi e +8.46 sulle presenze. Complessivamente sono arrivati in città nei primi sette mesi dell'anno 119.028 turisti contro i 114.147 dello stesso periodo del 2012. Mentre le presenze sono a un passo da quota 250mila (mancano due persone per fare cifra tonda), contro le 230.490 dell'anno precedente. Gli stranieri ancora non superano gli italiani, ma piano piano si avvicinano: 41.626 contro 77.402. La forbice nel 2012 era molto più ampia: 33.100 contro 81.747. Che cosa sta succedendo? La crisi convince molti italiani a stare a casa. E magari a rinunciare a una vacanza a cui, oltre il costo dei pernottamenti, bisogna aggiungere il prezzo di biglietto di aerei e traghetti. Un fenomeno che non colpisce, o colpisce di meno, i paesi oltre le Alpi. C'è poi da tenere presente il rafforzamento della strategia di internazionalizzazione dell'aeroporto di Elmas che quest'anno ha incrementato notevolmente i collegamenti diretti con l'estero. Con benefici immediati nel traffico passeggeri soprattutto a giugno, luglio e agosto. Numeri che si riflettono positivamente sull'economia della città. Con Cagliari che sta diventando per molti turisti il punto di riferimento della vacanza di tre-quattro giorni. Con uscite fuori porta nelle spiagge di Villasimius o Pula, okay. Ma con cena e pernottamento negli hotel e nei bed and breakfast del centro. Un risultato, si legge anche nel documento riassuntivo portato dal sindaco in aula, preparato per bene nei mesi scorsi con l'incontro con gli operatori turistici e con quelli alberghieri ed extralberghieri. Ma anche con la alleanza e la firma del protocollo Visit South Sardinia con Muravera, Domusdemaria, Pula e Villasimius. Un patto che continua anche a livello internazionale. (s.a.)