Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Pupo gioca a carte, i più giovani scoprono i locali cagliaritani

Fonte: L'Unione Sarda
9 dicembre 2008

Andare a letto presto il giorno prima di una partita è una regola che i cantanti non hanno rispettato. «Abbiamo giocato a poker fino alle 3 e mezza del mattino», confessa Thomas degli “Zero Assoluto”, poco prima del calcio d'inizio, «alla fine sono andato a dormire alle 5. Spero di non svenire in campo». Attorno al tavolo per una sfida di texas hold'em c'era anche Jacopo Cullin. «Mi sono fatto valere», ricorda, spavaldo, «ho vinto la prima sfida e poi sono arrivato secondo nella successiva». Ma allo stadio Sant'Elia ha confessato le sue preoccupazioni (ironiche) sul calcio. «Giocherò con quelli di Sky», spiega, «poco fa mi hanno chiesto: “Chi sei? Cosa ci fai qui? Cosa vuoi?”. In lacrime ho chiamato la mamma, ho fatto tenerezza e mi hanno accettato tra loro. L'avversario che temo di più? Pupo sui calci d'angolo». Pronta la risposta del cantante. «A carte mi è andata male: ho perso 150 euro. Ma sul prato ce la metterò tutta. Cagliari ha dato una grandissima risposta e ha confermato il grande cuore dei sardi».
Ma c'è anche chi, la notte prima, ha preferito fare un giro per la città. Per esempio, Pedro e Ste dei “Finley” sono andati al Libarium a prendere un drink in compagnia di Daniele Battaglia. «Giochiamo spesso a calcetto», racconta Pedro, «per cui mi sento in forma». Assenti gli altri due della band. «Uno si è fatto male alla caviglia», spiega Ste, «l'altro invece è anti calcio e non ne vuole sentir parlare. Giocare qui è fantastico. Che bel clima. Altro che Milano e il Meazza».
STEFANO CORTIS

09/12/2008