Sopralluogo del prefetto Serra e della Lega allo stadio: si vi verso un’apertura parziale. Il Cagliari chiede 16mila posti
CAGLIARI «Le proteste sono giustificate: la squadra in queste condizioni risente dei problemi. Pensiamo solo al fatto che si allena qui e poi gioca in un altro campo e con un altro clima». Non è il parere di un ultrà. Ma del super prefetto delegato dalla Lega calcio per la questione stadio. Achille Serra, con al fianco l’ex arbitro e ingegnere Carlo Longhi è giunto ieri mattina in città. Inaspettato il duo della Lega ha prima visitato il Sant’Elia. Poi, ha fatto tappa in viale La Playa, infine, al pomeriggio, prima di reimbarcarsi per Roma, ha incontrato in municipio il direttore generale, Cristina Mancini. Insomma, la febbre in casa Cagliari rimane alta. E la questione stadio - con l’addio al “Nereo Rocco” di Trieste - annunciato con rabbia da Massimo Cellino e da capitan Conti -, pare aver smosso la tifoseria e le autorità. Su facebook i sostenitori rossoblù chiedono con fermezza un incontro al sindaco Zedda per sapere quali siano gli intoppi legati al restyling del Sant’Elia. Su blog e siti specializzati è un continuo inseguirsi di commenti al vetriolo. Dopo quasi due anni, la misura è colma. Ieri, proprio durante la visita del duo della Lega, Conti e soci hanno lavorato nel cuore della città, nella pineta di Monte Urpinu. Totale il black out dei giocatori, sollecitati dai tifosi a più riprese sul tema rientro a Cagliari. Sul procedere dei lavori, il prefetto – che è stato sia nella sede rossoblù di viale La Playa, sia in municipio si è detto fiducioso: “Ho trovato la massimo disponibilità e concordia da parte della società e dell’amministrazione. Le prospettive per la riapertura dello stadio sono eccellenti. C’è buona volontà da parte di tutti: con il Catania, spero che il Cagliari possa giocare qui. Is Arenas? Occorre una visione ampia della situazione. Vorremmo definitivamente voltare pagina rispetto a quel periodo. Adesso sono ottimista: a oggi col Catania, per il 19 ottobre si può giocare con cinquemila spettatori. Ma sia il Cagliari, sia il Comune sono all’opera senza sosta per aprire lo stadio portando la capienza a sedicimila posti. Quelli previsti quando è stato deciso il ritorno al Sant’Elia». Di fatto, entro la prossima settimana dovrebbe esserci il collaudo decisivo. E quella con l’Inter potrebbe essere l’ultima gara “in casa” giocata in trasferta dalla squadra di Lopez. «Il pubblico e gli sportivi sardi meritano di vedere la loro squadra da vicino. Anche perché – ha aggiunto Carlo Longhi – sta giocando bene e confermando qualità e tempra ben note». Mario Frongia