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L'Iva è aumentata, allarme Codacons: "Sarà ecatombe del commercio". L'appello: "Bloccate i prezzi"

Fonte: web SardegnaOggi.it
2 ottobre 2013

 

Nel giorno dell’entrata in vigore della nuova aliquota Iva al 22%, il Codacons rivolge un appello a tutte le organizzazioni dei commercianti della Sardegna e alla grande distribuzione locale, chiedendo di bloccare i prezzi in regione e non applicare la maggiore aliquota fino al prossimo 31 dicembre.

CAGLIARI -  "Per una volta consumatori e commercianti sono sulla stessa barricata – spiega il Codacons – La maggiore aliquota introdotta oggi, infatti, determina una stangata per le famiglie della Sardegna pari a 209 euro annui per una famiglia di 3 persone, 279 euro per un nucleo di 4 persone, e addirittura 349 euro su base annua per una famiglia composta da 5 elementi".

Queste le previsioni dell'associazione di categoria. "A tali dati, poi, occorre aggiungere le maggiori spese legate all’aumento dei prezzi dei prodotti trasportati, in primis gli alimentari, i cui listini subiranno rincari a causa dei più alti costi di trasporto. Ma ad essere danneggiati saranno anche gli esercenti della Sardegna, in quanto la riduzione dei consumi (stimabile in un -3%) che farà seguito ai rincari dei prezzi per effetto dell’Iva, causerà una vera e propria ecatombe nel settore del commercio, già stremato dalla crisi economica in atto".

L'appello. "Per questo rivolgiamo oggi un appello a commercianti e grande distribuzione della regione: bloccate i prezzi fino al 31 dicembre 2013, senza applicare ai listini la nuova Iva e senza rincari. Solo così infatti, in assenza di un decreto che cancelli l’incremento dell’aliquota, sarà possibile annullare gli effetti dirompenti che la nuova Iva avrà sui consumi, e il mondo del commercio eviterà una strage di piccoli negozi, destinati a scomparire per effetto dei minori acquisti da parte dei cittadini – conclude il Codacons".