Anche il ministero dei Beni culturali ufficializza la candidatura di Cagliari
Cagliari è ufficialmente tra le 21 città e territori italiani candidati a Capitale europea della cultura 2019. Lo ha ufficializzato ieri con una nota il ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo. Il capoluogo sardo è in lizza assieme ad Aosta, Bergamo, Caserta, Città diffusa Vallo di Diano e Cilento con la Regione Campania e il Mezzogiorno d'Italia, Erice, Grosseto e la Maremma, L'Aquila, Lecce, Mantova, Matera, Palermo, Perugia con i luoghi di Francesco d'Assisi e dell'Umbria, Pisa, Ravenna, Reggio di Calabria, Siena, Siracusa ed il Sud Est, Taranto, Urbino, Venezia con il Nordest.
Era stata l'assessore comunale alla Cultura Enrica Puggioni, il 23 settembre scorso, a confermare l'invio del dossier. «Presenteremo la candidatura alla città con un'iniziativa pubblica nelle prossime settimane», aveva detto. «Quello che ci fa piacere sottolineare oggi è che in tanti, oltre 50 tra istituzioni ed enti, hanno deciso di sposare e sostenere il progetto. Questa candidatura è la dimostrazione di come la condivisione di obiettivi comuni non possa che far crescere la città e la Sardegna intera».
La città che sarà designata, otterrà un milione e mezzo di euro dall'Unione europea. Ma i vantaggi che Cagliari otterrebbe se ottenesse la candidatura sarebbero molto maggiori. In termini economici, territoriali, di immagine e, come chiede l'istituzione comunitaria, di «rafforzamento dell'indentità culturale interna delle città e dei significati che può assumere per i suoi cittadini». Marsiglia, per dire, dopo essersi aggiudicata lo scettro di capitale 2013, ha avviato sessanta cantieri tra recuperi, riconversioni e nuove costruzioni che hanno coinvolto archistar come Frank O. Gehry, Massimiliano Fuksas, Jean Nouvel e Norman Foster.